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Cgil, Cisl e Uil si fanno sentire a Montecitorio

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Lo sciopero indetto dalle confederazioni sindacali punta ad ottenere dal governo e dalla maggioranza «atti concreti ed immediati affinchè, da un alto si risponda alle legittime aspettative dei vigili del fuoco e dall'altro li si metta in condizione di fornire ai cittadini ed al Paese un servizio puntuale, efficiente ed efficace». «Alla pesantissima carenza di organici, ormai già da tempo ridotti all'osso - sottolineano i sindacati - non si può risponde con il ricorso sempre più massiccio a forme inaccettabili di precariato». Ma non solo: «Le unità in servizio verranno ulteriormente decurtate a seguito della mancata restituzione del turn over, il che comporterà la chiusura di molte sedi territoriali per mancanza di personale». A ciò, proseguono Cgil, Cisl e Uil, si aggiungono «i tagli previsti al bilancio del Corpo dei vigili del fuoco, che comporteranno gravi difficoltà nell'attività di soccorso poichè? non si potrà assicurare l'acquisto delle attrezzature necessarie per gli interventi operativi, nè dei dispositivi di protezione individuale per garantire la sicurezza degli operatori. E non ci saranno nemmeno fondi per la manutenzione degli automezzi e perfino per l'acquisto del carburante». Quanto agli stipendi, concludono, la situazione «non è migliore: un vigile del fuoco, con 15 anni di anzianità, percepisce circa 1.200 euro mensili».

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