Il molleggiato su Raitre
A «Che tempo che fa» rendezvous di mezza sera su RaiTre c'è la frenetica attesa per un grande evento. Fabio Fazio, il conduttore-vaselina barcolla nello studio e si sfrega le mani che s'immagina sudaticcie. In un'atmosfera di caccia alle streghe (teme Fabietto che l'epifania di Celentano possa scatenare ire funeste in Rai e far chiudere il programma e addirittura sospendere l'inossidabile direttore di rete Ruffini, in prima fila) il Fazio mette le mani avanti «Abbiamo concordato una scaletta d'interventi, lui alle mie domande ha fatto seguire tanti . . .». Angosciato da quei puntini di sospensioni finalmente Fazio accoglie tremebondo il telepredicatore in scarpe bianche. Avrebbe dovuto sparare a zero contro la manifestazione di Roma, sputare frecce velenose sui due milioni (?) in piazza (Fabio qualche freccetta l'aveva già lanciata con Cornacchioni in versione pensionato antitasse: «Ma non c'entra tutta questa gente a Piazza San Giovanni???»). Adriano ha invece cantato poi s'è lanciato in uno dei suoi classici arzigogoli. Ma il conduttore che comunque, da copione, lo doveva fare ha lanciato l'amo: «Perchè hai deciso di venire stasera, contro la manifestazione della Cdl?». Celentano l'ha presa da lontano: «Quando l'ho deciso - ha risposto il cantante - non lo sapevo, ma se lo avessi saputo sarei venuto lo stesso, per andare contro la manifestazione». E poi ha fatto il finto tonto: «Ma per cosa hanno dimostrato?». «Contro la Finanziaria» ha spiegato Fabietto. E Celentano pronto, tra il serio e l'ironico: «Allora hanno fatto bene!». Tutto lì. La grande paura si dissolve tra uno sbadiglio e l'altro. Fazio Camomillo, in tono reverenziale, ha disquisito di potere televisivo e Celentano che ne sa una più del diavolo («Non devi farti capire subito così la gente resta incollata alla tv e non cambia canale») l'ha buttata sull'ecologico prendendosela con fantomatici sindaci che non fanno politiche serie per abbattere le polveri sottili. E pensare che Celentano era stato tra i protagonisti di piazza San Giovanni. Proprio mentre l'orchestra di Demo Morselli suonava e cantava «Azzurro» il Cavalier Berlusconi faceva il suo ingresso trionfale nell'arena. Peccato che Fazio non ne abbia fatto alcun cenno. Schiacciato dall'eccezionalità dell'evento s'è praticamente lasciato scivolare dalle mani l'intera trasmissione. Che è sbrodolata. Sulla catalessi finale, interveniva la Littizzetto a riaccendere la compagnia. Ma ormai era troppo tardi. Oggi dal fido Fazio c'è D'Alema. Come da copione.