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«CREDO che le manifestazioni siano parte integrante della democrazia quindi non ci trovo nulla di strano e nulla di particolare.

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In mattinata Prodi aveva detto di non essere preoccupato e ha ribadito questo suo stato d'animo, rispondendo seccamente «No» quando un cronista gli ha chiesto se seguirà la manifestazione in televisione. Da Prodi anche una battuta sulla divisione della Cdl. Cosa ne pensa il premier del fatto che l'Udc sia a Palermo? «Anche questo - ha detto Prodi - fa parte del sistema democratico». Il professore cerca di ignorare i due milioni di persone scese in piazza contro la sua Finanziaria. Non così Piero Fassino, segretario Ds. «Un esito prevedibile e scontato che ci fosse tanta gente - ha risposto Fassino alle domande dei cronisti prima della sua partenza dall'aeroporto di Linate -. È una buona cosa quando la gente partecipa alla vita politica, la democrazia è certo più ricca». «Resta una manifestazione senza piattaforma - ha aggiunto - indetta, sostanzialmente, per dire no al centrosinistra. Naturalmente, dire no è legittimo, ma sarebbe utile anche sapere come il centrodestra vorrebbe governare l'Italia, visto che l'ha governata per cinque anni e ci ha consegnato una eredità particolarmente critica, deludente. Certamente non credo che Tremonti e Berlusconi possano dire agli italiani di voler governare l'Italia come l'hanno governata, perchè gli italiani con il loro voto hanno dimostrato di non apprezzare quel governo. Come lo vorrebbero governare? - ha proseguito - questo non l'hanno detto e mi pare che sia stata una manifestazione di orgoglio, di partito o di schieramento per rassicurare gli elettori militanti, non ancora una manifestazione di alternativa». Il segretario Ds liquida poi come una trovata propagandastica d'effetto la richiesta fatta da Berlusconi dal palco di San Giovanni di ricontare i voti. Sul partito del «No» insiste anche il ministro Pecoraro Scanio: «In piazza oggi è sceso il vero partito del no. Tante bandiere, tanti slogan, ma nessuna proposta concreta In ogni caso, le manifestazioni sono sempre un elemento di democrazia». Il leader dei Verdi però riconosce che è ora che il governo «avvii una seria campagna di comunicazione per spiegare ai cittadini i tanti elementi positivi di questa finanziaria, che ha dovuto rimediare ai disastri provocati da cinque anni di governo di centrodestra». E il ministro del Lavoro Damiano dichiara senza mezzi termini «che questo non cambierà la linea del governo». Non mancano le sottolineature critiche come quelle del senatore Ferrante della Margherita. «È assolutamente vergognoso che durante la manifestazione della Cdl siano ricomparsi slogan inneggianti al regime e, in particolare, i saluti fascisti», ha detto il senatore dei Dl. Poi la stoccata a Fini, delfino designato della Casa delle Libertà. «Una brutta figura ed un pessimo esempio, soprattutto per i giovani. Il leader di An Gianfranco Fini si è presentato in moto senza casco anche in diretta televisiva. Deve chiedere scusa agli italiani ed all'associazione vittime della strada - ha dichiarato il deputato dei Verdi Tommaso Pellegrino - Se la destra ritiene che andare in moto senza casco sia uno sfoggio di coraggio - aggiunge Pellegrino - significa che c'è un profondo deficit di senso civico che va colmato. Al leader di An suggeriamo anche di frequentare un corso di educazione stradale». Infine la delegata del sindaco di Roma per i diritti degli animali, Monica Cirinnà promette multe agli organizzatori della manifestazione per aver portato in corteo gli asini. «La presenza degli asini in piazza - dichiara la Cirinnà - viola infatti l'articolo 16 del Regolamento comunale sui diritti degli animali che vieta l'utilizzo di qualunque animale in manifestazioni pubbliche, previa autorizzazione all'Ufficio Diritti Animali».

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