Il quadro clinico

Controlli medici sino a domani Poi torna a casa

Avrebbe voluto tornare a casa dopo la tornata di esami clinici cominciata due sere fa, subito dopo il ricovero seguito al malore che lo aveva colpito a Montecatini. Ma si è rassegnato di buon grado («farò come volete») a trascorrere un altro paio di giorni nell'ospedale fondato da don Luigi Verzè, a pochi passi da Milano 2 e dall' antennone degli studi Mediaset. Gli esami a cui viene sottoposto stanno dando risultati «tranquillizzanti» ma i medici vogliono vederci chiaro in quello svenimento sul palco. Così hanno deciso di trattenerlo, anche perchè così sperano di limitarne, almeno per un paio di giorni, lo stress. Gli hanno peraltro concesso di lasciare il reparto di terapia intensiva cardiovascolare, quello diretto dal suo medico di fiducia Alberto Zangrillo, dove ci sono limitazioni tassative (niente tv, niente telefonini, visite contingentate), per una stanza dove l'ex premier può stare con i suoi collaboratori e ricevere chi vuole. Certo, si è dovuto organizzare una sorveglianza rigida per evitare qualsiasi intrusione: un uomo della scorta è perennemente davanti alla stanza, gli altri hanno preso possesso di quella di fronte.