Malore da stress, ma il Cav si riprende
Passano pochi istanti e il suo amico e medico di fiducia Umberto Scapagnini corre al centro del palco per sorreggerlo. È il primo che intuisce che la perdita di sensi è seria. In un attimo quattro uomini della scorta circondano Berlusconi, lo prendono sotto braccio e lo trasportano dietro le quinte. La platea che un istante prima era festante si tramutata in pochi secondi in una folla immersa in un silenzio irreale. Il palco è vuoto e il leader è disteso su un divanetto, lì dove l'affetto dei suoi si può solo ascoltare. Il finale della tre giorni di incontri dei circoli del senatore Marcello Dell'Utri a Montecatini finisce con un colpo di teatro inaspettato e che ha lasciato letteralmente senza fiato gli oltre cinquemila giovani accorsi all'interno del Palasport. Trascorrono cinque minuti ed è Irene Pivetti a dare la prima comunicazione ufficiale, il Presidente ha avuto un piccolo malore ma si è ripreso. Il popolo delle Libertà scoppia in un applauso liberatorio. Che l'ex premier non fosse in splendida forma lo si era intuito sin dalle prime battute del suo intervento che hanno mostrato un Silvio più pacato del solito. Lui stesso, quasi prevedendo il mesto finale, aveva sottolineato come manifestazioni come queste, grondanti di entusiasmo e piene di giovani siano «pericolose» perché catalizzatrici di emozioni forti. Il tutto tra le risate generali. Galeotti in qualche modo sono stati questi ragazzi, accorsi in Toscana da tutta Italia e che per concludere alla grande questa tre giorni di dibattiti culturali aspettavano l'abbraccio affettuoso del loro leader. Ed è proprio a questi giovani che l'uomo di Arcore vuole affidare sempre più compiti di responsabilità. Ma cosa ha accusato di preciso Berlusconi? Si è trattato di una leggera forma di lipotimia, termine medico per indicare un piccolo e momentaneo svenimento. Nulla di grave. Tanto che lo stesso leader di Forza Italia dopo qualche minuto era già nuovamente in piedi a salutare e rassicurare i partecipanti. Inutile, per fortuna, il tempestivo arrivo dell'ambulanza. Il Presidente è salito sulla sua auto ed è ripartito alla volta dell'ippodromo dove lo aspettava l'elicottero per condurlo a Villa Macherio alle porte di Milano. Certo è che il caldo all'interno del Palazzo dello Sport, la fatica accumulata in questi giorni per organizzare la manifestazione di sabato prossimo, i postumi della operazione al ginocchio e un leggero stato influenzale hanno senz'altro contribuito a mettere, anche se solo per un istante, Berlusconi ko. Una cosa è certa, durante i suoi quaranta minuti di intervento la platea si è andata sempre più infiammando, grazie alla forte carica emotiva del suo discorso tutto incentrato sulla difesa estrema della Libertà, come bene assoluto ed essenza della vita da difendere ad ogni costo. Il momento più emozionante del suo intervento è quello che precede il suo momentaneo black-out, quando con voce ferma ma emozionata ha lanciato il messaggio finale: «Bisogna convincere tutte le forze della Cdl a fondersi in un unico grande partito della Libertà, io sto lavorando per lasciare in eredità questo».