«Cosa si mangia per cena?»
E, per dimostrare che, nonostante questa giornata dai toni a tratti drammatici, non ha perso la tradizionale verve, quando è arrivato al San Raffaele, ha scherzato con medici e infermieri del reparto di terapia intensiva cardiovascolare (quello di cui è primario uno dei suoi medici di fiducia, Alberto Zangrillo): «Cosa c'è per cena?». «Quel che vuole, presidente, non c'è una dieta particolare» è stata la risposta. Da Montecatini, in elicottero, l'ex premier era arrivato nella sua residenza di Macherio, Villa Belvedere, (a pochi chilometri di distanza dalla più nota Villa San Martino di Arcore) che erano passate da poco le 15. Dall'elicottero ha fatto pochi passi a piedi fino al viale acciottolato dove lo attendeva un'auto che lo ha accompagnato fino alla villa. Un Berlusconi già rinfrancato dopo il malore, che ha salutato chi, in fondo al vialetto, attendeva il suo arrivo. Da Arcore è arrivato anche il figlio Piersilvio e poi, nell'ora successiva, dal San Raffaele anche il professor Zangrillo con altri due medici che hanno visitato nuovamente l'ex premier, consigliandogli accertamenti precauzionali in ospedale. E Berlusconi si è convinto anche perché la puntata a Macherio era servita più che altro per rassicurare la moglie Veronica e l'anziana mamma Rosa. Così meno di due ore dopo il cancello della villa si è riaperto per far uscire la macchina con a bordo il Cavaliere, per raggiungere l'elicottero. Quando si è accorto dei giornalisti, degli operatori televisivi e di una decina di curiosi che attendevano in fondo al viale, l'ex premier si è incamminato verso di loro per rassicurarli del suo stato di salute. Vestito in modo sportivo (pantaloni e camiciola blu), con passo svelto, nonostante zoppicasse per i postumi dell'operazione al ginocchio, Berlusconi è apparso tranquillo. «Sto bene, sto bene. È stato un malore dovuto a stanchezza, al caldo e alle preoccupazioni di questi giorni. Forse anche alle cure antibiotiche cui sono stato sottoposto dopo l'operazione al ginocchio» ha detto. Berlusconi, attorniato da giornalisti e fotografi, ha ribadito: «È stato un collasso, la fatica, il caldo, poi anche per l'operazione che ho fatto. Tutte queste cose insieme, però niente di grave». E ha avvertito che stava andando al San Raffaele: «Adesso vogliono monitorarmi per 24 ore, farmi dei controlli. Mi hanno riscontrato qualcosa all'interno dell'elettrocardiogramma, extrasistole varie. Vogliono tenermi una giornata in osservazione, quindi rimango lì». E ai suoi collaboratoti ha assicurato che sarà sicuramente alla manifestazione a Roma del 2 dicembre. Berlusconi è arrivato al San Raffaele (che si trova al confine fra Milano e Segrate e si affaccia sull'imponente complesso di Milano 2, uno dei fiori all'occhiello del Cavaliere come imprenditore) nel giro di pochi minuti, intorno alle 17:20. L'elicottero ha preso terra nel nuovo eliporto dell'ospedale, poi il leader di Forza Italia in macchina ha raggiunto un'entrata laterale e, da lì, il reparto di terapia intensiva cardiovascolare, che si trova al piano -1 del settore Q. La scelta di questo reparto non è legata — è stato sottolineato — alle condizioni di salute ma è determinata da «praticità», più che altro per il fatto che il primario è proprio Zangrillo e lì è possibile vigilare sulla tranquillità del paziente senza eccessivi problemi essendo zona dove è vietato l'accesso alle persone non autorizzate. In serata sono cominciati gli accertamenti clinici, che dovrebbero concludersi fra la tarda mattinata e il primo pomeriggio di oggi. Poi Berlusconi dovrebbe essere dimesso.