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Verso il Partito Democratico

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«Sinistra liberale» si federa con i Ds

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La presenza di Valerio Zanone, leader storico dei liberali italiani, Presidente di Democrazia Liberale, nonché senatore, oggi, della Margherita, conferma la convinzione che i liberali autentici hanno scelto la prospettiva del Partito Democratico quale loro approdo politico. Il dibattito si è molto incentrato sul futuro Partito Democratico che non può intendersi, a detta di molti, come mera sommatoria di quelli esistenti (Ds e Dl) o coagulo dell'ala moderata che escluda la radicale, né tanto meno un partito-coalizione con idee già cristallizzate in correnti. La soluzione, suggerita da molti oratori (Petracca, Saitta, Colla), è che il Partito Democratico sia in grado di elaborare un grande progetto di rinnovamento del Paese. Per farlo è necessario favorire l'incontro fra i diversi riformismi, dove quello liberale, ancorché minoritario, ha sempre avuto la capacità di contaminazione e fecondazione con le altre culture riformatrici e non solo in Italia, come testimoniano Blair, Gonzales e Shoereder. A proposito dell'Europa, Cinzia Dato, deputato Dl, sostenitrice dell'Ulivo ieri e del Pd oggi, sottolinea come i Liberali progressisti, i soli riconosciuti in Europa, siano stati, solo da poco, riammessi nell'Internazionale Liberale.

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