«Visco protegge i vip e scheda gli altri»
Ma tutti hanno bisogno delle medesime tutele. Visco sta creando cittadini di serie A e dci serie B». Mario Baldassarri, economista e senatore di Alleanza Nazionale, ex viceministro del ministero dell'Economia, boccia senza mezzi termini la proposta di Vincenzo Visco di un archivio per rendere meno accessibili i dati fiscali dei vip. Cosa c'è che non la convince della proposta di Visco? «Aveva perfettamente ragione Prodi a protestare per l'intrusione nell'anagrafe tributaria. C'è un sacrosanto principio costituzionale che deve valere per tutti i cittadini, dopodichè è emerso che i cosiddetti ficcanaso erano normali impiegati curiosi e magari anche finanzieri capaci di aggirare le chiavi d'accesso. Ed è emerso anche che non solo Prodi, Berlusconi e altri personalità della politica sono stati oggetto di tale morbosa curiosità ma anche numerosi personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport». Ma proprio questi casi di spionaggio non giustificano l'iniziativa di Visco? «C'è un'incongruenza nell'azione del governo. Va ricordato al presidente del Consiglio che il suo governo ha varato una legge (il decreto Visco-Bersani) che rende obbligatorio e automatico per tutte le banche e tutti gli intermediari finanziari la trasmissione dei conti correnti bancari incluse le carte di credito all'Anagrafe tributaria di tutti gli italiani. Questo significa che ciò che è accaduto a Prodi può già accadere a qualsiasi cittadino italiano. E questo non ha niente a che vedere con la lotta all'evasione, è una pura licenza di incursione con rischi di licenza di ricatto a cui sono soggetti tutti i cittadini. Il fisco infatti già da decenni ha libero accesso ai conti correnti bancari poichè in Italia non è mai esistito il segreto bancario. C'era però una condizione imprescindibile nel rispetto della Costituzione e cioè che se il fisco in base a precisi criteri di selezione doveva aprire una procedura di accertamento era obbligato a avvertire il contribuente. L'attuale legge invece consente di trasmettere i dati bancari di tutti e senza precisare con quale criterio; così anche un singolo impiegato può tirar fuori i dati dal cervellone dell'Anagrafe tributaria. Allora appare francamente paradossale l'idea di garantire più privacy ai vip perchè la privacy in base alla Costituzione va garantita a tutti, vip e non vip e l'unico modo è di abrogare il provvedimento del governo Prodi che instaura questo Grande Fratello. È strano che la sinistra voglia fare un Grande Fratello amico dei potenti e vessatorio per la gente normale». Perchè è una iniziativa singolare? «Tutta la Manovra di quest'anno si scarica sui redditi medio bassi e sulla povera gente invece di fare una lotta all'evasione. Si aumentano le tasse a chi già le paga e di fatto si incentiva l'evasione fiscale di chi ha sempre evaso». Perchè lei dice che la Manovra incentiva l'evasione? «Aumentando le aliquote, introducendo i dati bancari all'Anagrafe, obbligando il pagamento dei professionisti con assegni, di fatto si spinge l'Italia indietro di vent'anni perchè il risultato sarà che la gente pagherà di più in contanti e in nero. E allora mi chiedo: perchè Visco deve proteggere di più i vip quando ha messo alla barlina tutti gli italiani. Qui c'è un avviso di garanzia a tutti gli italiani dicendo che tutti i conti correnti sono sotto controllo. Mentre si proteggono i vip, si schedano tutti gli altri».