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Tam tam su Internet «Silvio non ci lasciare»

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..».A firma Cri 62, così, nel forum del sito di Forza Italia, ha fatto irruzione la notizia della intervista rilasciata dal Cavaliere a «Libero». Da quel momento in poi è stato un coro di «Silvio non ci lasciare», «sei il nostro unico spiraglio di speranza», ma anche di sconforto. Anzi, di disperazione. Ad esempio, tale Joe non ha potuto che constatare: «Allora è proprio finita. Il nostro amatassimo Cav. molla e non vuole ritornare a fare il primo ministro. È la fine di un sogno di libertà e di democrazia». Stesso sentimento che, in modo più icastico, Enrico confida ai confratelli azzurri: «Silvio se te ne vai abbandono Forza Italia e l'Italia». Decisamente più in stile Berlusconi l'intervento, peraltro tutto in maiuscolo, di Darcu: «Presidente, se lei molla siamo destinati ad una dittatura! La prego non abbandoni chi le è stato sempre vicino e non ha mezzi di autodifesa!» Anche Clas è sconcertato: «È la fine. Senza di Lei non possiamo andare avanti, Presidente: i bamba comunisti faranno di noi un sol boccone. Ha il coraggio di lasciarci ai cannibali?» Francesco da Viareggio, evidentemente sconfortato anche lui, prova invece a tirare su il Caro Leader dando una conferma artigianale ai sondaggi di questi giorni: «Silvio è proprio adesso che devi tener duro. Ho un negozio e tutti i clienti ti rimpiangono!» Un'altra idea rivitalizzante per il Cavaliere la propone Micmic: «Diamo a Silvio Berlusconi un'ottima ragione per non mollare: invadiamo Roma in almeno 3 milioni e alle prossime elezioni diamogli, da solo, almeno il 51%». Drastica, ma di sicuro effetto, la proposta di Alkampfer: «Se gli elettori della CdL e di Fi vogliono tornare alle elezioni, l'unico modo è bloccare il paese. Senza violenza, basta smettere tutti di lavorare e pagar tasse». Nei primi minuti però è lo sconforto a farla da padrone. Un sostenitore che si firma «Mannaggia» alla notizia dell'abbandono ripiomba in vecchi incubi, probabilmente ispirati a vicissitudini personali: «Presidente, se lasci ripiombiamo a fare le fila davanti alle segreterie dei cattocomunisti per lavorare. Ripensaci anche sei i centristi premono per farti lasciare». Pure Isabella non è molto fiduciosa nella capacità degli alleati e vuole solo Silvio: «Non riesco a credere che lei non vuole essere più il premier! Non ci abbandoni la prego! Dopo di lei c'è solo il nulla! Non accetterò mai come premier Casini o Fini!» I militanti azzurri però conoscono il loro presidente: «Se anche Silvio getta la spugna non rimane molto da fare per questo paese... Non può essere vero, non è decisamente da lui!», conclude Angelo.

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