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«HO fatto il confronto fra la Finanziaria approvata il 29 settembre e quella approvata in Parlamento ...

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Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, va in tv (intervenendo alla trasmissione «Che tempo fa» su RaiTre) si lascia andare a una vera e propria confessione: in pratica, alla Camera hanno giocato perché non ci sono stati molti multamenti alla Manovra. Il titolare del dicastero di via XX settembre insiste: «La Finanziaria approvata dalla Camera è stata lasciata intatta nelle fondamenta e nelle mura maestre». Padoa Schioppa afferma che «evidentemente, il clamore che ha accompagnato le cosiddette misure tolte o messe si riferisce ad aspetti minori». Padoa Schioppa si mostra anche sicuro anche sui prossimi passi: «Superata la fase della discussione parlamentare, io mi aspetto che la legge Finanziaria sia approvata». Lo stesso ministro ridimensiona lo scontento di alcuni membri del governo come dei sindacati: «Io credo che si tratti di una scontentezza relativa, che ci sia una presa di coscienza e conoscenza che richiede un certo tempo. La mia convinzione - sono parole del ministro - è che superata la fase della discussione parlamentare io mi aspetto che la legge Finanziari sia approvata e sono convinto che, non solo gli Italiani in generale», «saranno lieti di avere un sistema dei conti a posto». Poi ci sono le promesse. «Grazie alle misure adottate quest'anno, nella prossima Finanziaria si potrà operare diversamente». spiega il ministro dell'Economia. Che sottolinea: «Nell'attuale legge l'aspetto del risanamento ha dominato il dibattito, perchè l'Italia ha un debito pubblico tra i più alti del mondo e perchè eravamo sotto la lente della Ue». Padoa-Schioppa ricorda che il 15% della spesa pubblica va a ripagare gli interessi del debito, «delle spese di ieri», ma sottolinea che non è giusto definire la Finanziaria solo di risanamento: «Crescita, risanamento ed equità sono i tre valori che non possono essere realizzati in sequenza, ma simultaneamente». Non è vero, quindi che questa è stata una Finanziaria di «lacrime e sangue», piuttosto di «serietà e sudore». D'altro canto - spiega il ministro - in Italia il tenore di vita è alto e le ultime generazioni hanno assistito a una forte crescita. «Quindi - aggiunge - sforzi e sacrifici sono indubbi, ma non tali da cambiare nè l'uno nè l'altra». Quanto all'obiettivo politico di questa Finanziaria, afferma poi, è «dare un senso di ambizione al Paese, reagire alla mediocrità e alla perdita di peso in Europa e nel mondo». Ultimo capitolo riguarda le pensioni: per Padoa Schioppa l'aumento dell'età pensionabile non ostacolerà l'inserimento di giovani nel mondo del lavoro. Per il titolare del dicastero dell'Economia «non è una torta da distribuire ma si può espandere». Padoa Schioppa evidenzia che «oggi l'aspettativa di vita è più lunga» mentre l'aumento dell'età pensionabile «sarà molto meglio per i giovani che oggi devono destinare una parte amplissima dei loro redditi a pagare le pensioni». Infine la polemica politica. Il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi attacca: «Fabio Fazio, conduttore della trasmissione "Che tempo che fa", ha inaugurato una nuova forma di par condicio: quella di correre in soccorso del governo in difficoltà intervistando il ministro dell'Economia Padoa-Schioppa sulla Finanziaria ed eliminando dall'informazione ogni contraddittorio, fatte salve le sue domande accomodanti e simpatetiche».

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