di MARZIO LAGHI È STATA la giornata della riscrittura di numerosi articoli, quelli su cui le polemiche ...
Il balletto delle riscritture è cominciato di prima mattina con la consueta riunione di maggioranza e governo per fare il punto dei lavori. Ecco le misure passate ieri: Tassa di soggiorno — La cancellazione ha accolto il plauso degli operatori turistici, delle Regioni e di gran parte del mondo della politica. Unica voce fuori dal coro, quella dei sindaci, che speravano, soprattutto nelle città a maggiore concentrazione di flussi turistici, di far cassa. Per Domenici, presidente dell'Anci «ora molti Comuni non avranno alternative e dovranno per forza ricorrere all'aumento dell'addizionale Irpef, che ricade esclusivamente sui residenti». Tassa di scopo — Arriva la possibilità per i Comuni di deliberare una tassa di scopo per realizzare opere pubbliche. E sarà massimo dello 0,5 per mille rispetto alla base imponibile dell'imposta comunale sugli immobili (Ici). È quanto prevede l'articolo 8 della Finanziaria che ha ricevuto il via libera dell'aula della Camera insieme a varie proposte di modifica: in particolare sono stati approvati due sub-emendamenti della Lega che limitano l'applicazione della tassa ai redditi sopra i 20.000 euro. La norma è stata inoltre ammorbidita dal Governo con un emendamento nel quale concede ai Comuni la possibilità di applicare esenzioni, riduzioni o detrazioni in favore di determinate categorie di soggetti in relazione all'esistenza di particolari situazioni sociali o reddituali. Il regolamento della tassa di scopo che dovrà essere adottato dai comuni dovrà indicare, tra l'altro, l'opera da realizzare, l'ammontare della spesa da finanziare, l'aliquota di imposta e le modalità di versamento degli importi dovuti. Le opere realizzabili (il gettito dell'imposta non potrà essere superiore al 30% del costo complessivo) potranno essere per il trasporto pubblico urbano, le opere viarie o quelle particolarmente significative per l'arredo urbano ma anche parcheggi e giardini. Tra le novità previste da due emendamenti della maggioranza anche la possibilità di finanziare la costruzione di scuole o per creare nuovi spazi per attività culturali e per eventi. Nel caso di mancato avvio dell'inizio dell'opera nel giro di due anni è inoltre stabilito che il comune dovrà restituire l'importo della tassa ai contribuenti. Aumenta il fondo per Roma capitale — Un emendamento del relatore Ventura prevede l'aumento della spesa per Roma capitale, che passa dai 150 milioni previsti dalla Finanziaria a 212,5 milioni. No al taglio del 10% sulle consulenze agli organi costituzionali — Organi costituzionali salvi dal taglio del 10% alle consulenze. Il taglio non riguarderà dunque Camera, Senato, Governo, Presidenza della Repubblica e Corte Costituzionale. Rottamazione di auto e moto — Gli incentivi per favorire il cambio di una vecchia carretta con una nuova auto meno inquinante dovrebbero essere reintrodotti al Senato e riguarderanno anche le moto. La norma, che nella sua prima versione prevedeva per le auto Euro 4 e 5 l'esenzione dal bollo auto per due anni, non sarà però inserita nel decreto fiscale, attualmente all'esame di Palazzo Madama. Sarà invece introdotta nella Finanziaria vera e propria. Il nodo risorse è già stato in parte risolto. «Qualcosa da parte c'è» dice il sottosegretario all'Economia Grandi, facendo riferimento a 141 milioni del 2008 e 147 milioni del 2009 che il decreto fiscale prevede di incassare ma che non sono stati ancora utilizzati per altre coperture.