I radicali
Lo chiede al ministro degli Esteri Matteo Mecacci, rappresentante all'Onu del Partito Radicale Transnazionale e membro della direzione della Rosa nel Pugno. «La visita di D'Alema in Cina - dice Meccacci -, che avrà incontri sia con il primo mnistro cinese Wen Jabao che con il ministro degli Esteri Li Zhaoxing, dovrebbe servire a segnalare una maggiore attenzione del governo italiano alle questioni relative ai diritti umani, a differenza di quanto avvenuto a settembre, quando Prodi si è espresso a favore della fine dell'embargo sulle armi alla Cina da parte dell'Unione Europea». Secondo l'esponente radicale «la presa di posizione di Prodi a favore della fine dell'embargo delle armi alla Cina ha, infatti, suscitato reazioni contrarie anche all'interno della maggioranza di governo». «In attesa, dunque, che il Parlamento possa dibattere e pronunciarsi - conclude Meccacci - sarebbe auspicabile che il Ministro degli Esteri sospendesse il proprio giudizio, in attesa del dibattito e del responso parlamentare».