Visco infuriato: così difendono gli evasori
Così quando dopo una mezz'ora di polemica la Cdl ottiene che venga accantonato il provvedimento, il viceministro sbotta: «si tratta di una esplicita e spudorata difesa delle pratiche evasive». Il dibattito maggioranza e opposizione va a corrente alternata, con momenti di scontro e altri di confronto. L'opposizione prova qualche scaramuccia di tipo ostruzionistico. Chiede la verifica del numero legale, lasciando fuori dall'aula i propri deputati. Poi, non riuscita la manovra, avvia interventi a raffica. Molti dei quali a titolo personale. «Da noi nessun ostruzionismo», afferma però Guido Crosetto che per Forza Italia segue da vicino la manovra. Poi incalza: «Quella norma non serve a combattere l'evasione». Visco, che ha assistito ad un intera giornata di interventi polemici sulle misure della lotta all'evasione, vuole però mettere in risalto le polemiche. «Ho fatto numerosi appelli - dice - affinchè ci fosse un impegno bipartisan sulla lotta all'evasione. Sono tre giorni che invece assisto ad una esplicita e spudorata difesa da parte dell'opposizione delle pratiche evasive». È la miccia che accende ulteriori polemiche. Risponde il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini: «La lotta all'evasione è sacrosanta, ma non può giustificare costi aggiuntivi per il cittadino e si ammantano con la lotta all'evasione idee poliziesche». «Spudorato è Visco», ribatte anche il capogruppo di Forza Italia Elio Vito sostenendo che i maggiori incassi fiscali dei quali ha beneficiato il governo sono frutto della lotta all'evasione messa a punto dal precedente esecutivo. Interviene anche il presidente dei deputati dell'Udc Luca Volontè. «Oltre allo sfinimento mentale di Prodi ora anche Visco ci mette del suo. Il governo ha presentato da qualche minuto altri 70 emendamenti, bocciato ogni nostra proposta di lotta alla evasione e contrasto di interessi. Per Visco stiamo dalla parte degli evasori? Tipica strategia comunista del ribaltamento della realtà. Il primo governo al mondo a sostituire la teoria della circolazione della moneta con quella della carta di credito». Per Volontè «gli italiani saranno ulteriormente tassati felici le banche di alcuni amministratori delegati elettori alle primarie dell'Unione». A Visco replica anche il portavoce di Berlusconi Paolo Bonaiuti. «A primavera avremo un'altra manovra correttiva, altre tasse, altri prelievi dalle tasche dei cittadini. Come non bastassero tutte le stangate della finanziaria. Lo nega il viceministro Visco. Quello che giurò in campagna elettorale che mai il governo avrebbe toccato Bot e Cct. Il suo non faremo nessuna manovra, più che una promessa da marinaio è il segnale del si salvi chi può». Modifiche sono però in arrivo anche sulla ricerca accogliendo l'appello del premio Nobel, Rita Levi Montalcini. Lo chiede il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, e il ministro della Ricerca, Fabio Mussi. E del resto è lo stesso ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa a dire che la finanziaria è frutto dell'ambizione nel futuro del Paese». Cosi la Montalcini torna a parlare, mostrando stima per il governo: «confermo la mia forte stima e fiducia per il nostro attuale Governo, ma guai a tagliare i fondi per la ricerca: vorrebbe dire affondare il Paese».