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Stop agli sprechi

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I ministeri si tagliano del 14%, le Camere solo del 3%

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Le amministrazioni non fanno eccezione. Così mentre i ministeri sono costretti a tagliare le spese del 14%, Camera e Senato hanno cercato di arginare al massimo la stangata. Risultato hanno ridotto le dotazioni solo di circa il 3%. Ma hanno voluto al tempo stesso sottolineare l'entità di questo «sacrificio» in una nota. Come dire che hanno voluto fare la loro parte. In un comunicato si dice che «la Camera e il Senato anche in coerenza con gli indirizzi formulati dal governo in sede di presentazione delle leggi Finanziarie per il 2006 e il 2007 si sono fatti carico dell'esigenza di contribuire al contenimento della spesa pubblica per gli anni 2006, 2007 e 2008». Segue una indicazione delle cifre che vengono risparmiate. «Rispetto alle dotazioni originariamente previste, la Camera ha operato una riduzione da 945,5 a 935,7 milioni di euro per il 2006 (-1.1% ndr), da 985,7 a 961,8 milioni per il 2007 (-2.5% ndr) e da 1.027,6 a 992,5 milioni per il 2008 (-3.5% ndr). Il Senato una riduzione da 501 a 487 milioni per il 2006 (-2.8% ndr), da 522 a 503 per il 2007 (-3.6% ndr) e da 552 a 519 milioni per il 2008 (-5.9% ndr). La riduzione complessiva per entrambe le Camere è di oltre 135 milioni per il triennio pari a circa il 3% dell'importo complessivo delle dotazioni originarie». Ma questo 3% non riguarda solo le spese generali dei due rami del Parlamento. Nel taglio del 3% rientrano oltre a «significative e effettive economie di spesa che entrambe le Camere si sono autonomamente impegnate a realizzare» anche «il minor onere a carico dei bilanci interni per effetto della riduzione delle indennità dei parlamentari». Nella nota si commenta che questi sacrifici «rappresentano una risposta positiva già deliberata dagli organi competenti di questa legislatura, agli indirizzi di contenimento espressi dalla Manovra economica del governo». Ma il comunicato non si ferma qui. Dopo aver sottolineato che Camera e Senato hanno fatto il loro dovere e non si sono tirati da parte dal fare quei sacrifici che sono stati imposti a tutte le amministrazioni pubbliche, c'è anche una bacchettata. «Va segnalato - si legge nella nota - che i documenti di bilancio dello Stato, la legge di assestamento 2006 e il bilancio per il 2007, non hanno evidenziato, presumibilmente per ragioni tecniche, le riduzioni delle dotazioni formalizzate per il 2006; sarebbe pertanto auspicabile, in sede di documenti di bilancio, una più adeguata rappresentazione della politica di riduzione della spesa nella quale sia la Camera dei deputati si ail Senato si sono particolarmente impegnati». Tutto questo accade mentre dai vari ministeri continuano le polemiche sui tagli ai fondi. Con il ministero della Giustizia che lamenta i pochi fondi a disposizione che non sono sufficienti per far funzionare la macchina della giustizia e i diplomatici che sono sul piede di guerra per la riduzione dei finanziamenti alla Farnesina che porterà a notevoli disagi nelle sedi estere. Tuttavia, sempre per ridurre gli sprechi la Camera ha annunciato che rinuncerà a un'opera pubblica: il sottopassaggio con Palazzo Theodoli (avrebbe attraversato piazza del Parlamento) che sarebbe costato oltre 5 milioni.

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