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Via libera alla nuova Irpef e al superbollo per l'auto

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Ma che cosa ha fatto imbufalire l'organizzazione di Guglielmo Epifani? È un emendamento alla Finanziaria sul Tfr che, stando alle denunce dei sindacalisti, non corrisponde agli impegni assunti dal governo nel memorandum siglato con i rappresentanti dei lavoratori e con Confindustria. È quando affermano il segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Morena Piccinini, Pierpaolo Baretta e Domenico Proietti, chiedendo all'esecutivo un chiarimento urgente in proposito. «Con il memorandum sul Tfr siglato con sindacati e Confindustria - scrivono i tre sindacalisti - il Governo ha assunto l'impegno di presentare al Parlamento un emendamento all'articolo 84 della Finanziaria per recepire integralmente l'intesa medesima. Risulta a Cgil, Cisl e Uil che l'emendamento preparato dal governo non corrisponda agli impegni assunti, prevedendo che il lavoratore che sceglierà di mantenere il Tfr anzichè aderire alla previdenza complementare, non potrà più richiedere l'intero Tfr maturato e le relative anticipazioni all'azienda presso la quale è occupato (se ha più di 50 dipendenti), ma direttamente al fondo presso la Tesoreria dello Stato gestito dall'Inps verso il quale sarà transitato il Tfr». In serata arriva la replica del ministero: «Il testo dell'emendamento che verrà presentato in aula relativamente all'articolo 84 prevederà, in linea con l'accordo raggiunto tra governo e parti sociali il 23 ottobre 2006, che il lavoratore debba rivolgersi ad un interlocutore unico per la riscossione di tutto quanto gli è dovuto ai sensi del Tfr». Intanto il lavoro sulla Finanziaria va avanti: in arrivo Irpef più leggera per i redditi fino a 40.000 euro, il rincaro del bollo auto e non solo. La Camera ha infatti approvato l'emendamento del governo che incide in modo deciso sull'Irpef, con nuove aliquote e detrazioni finalizzate ad aiutare i contribuenti più poveri e a favorire le famiglie con figli (Le aliquote rimangono cinque: al 23% fino a 15.000 euro, del 27% tra 15.000 e 28.000 euro, del 38% tra 28.000 e 55.000 euro, del 41% tra 55.000 e 75.000 euro, del 43% oltre questa soglia). Inoltre scatterà dal gennaio prossimo una riorganizzazione del bollo auto che, nella maggior parte dei casi, aumenterà il prelievo sugli automobilisti. Con la sola eccezione delle auto Euro4 e 5, le altre pagheranno di più, in proporzione all'inquinamento che producono. Inoltre, è previsto un balzello ulteriore, se le vetture superano una potenza di 100 kw. Con la nuova norma, però, arrivano anche assegni familiari più alti, sgravi per i pensionati con più di 75 anni e reddito basso, specifiche detrazioni per le badanti, norme per limitare l'evasione Iva.

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