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di DINA D'ISA NANNI Moretti rompe il silenzio.

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Dopo aver diviso critica e pubblico con il suo film, Moretti ha incontrato ieri il pubblico in una delle librerie romane della Feltrinelli. Al centro del dibattito, i contenuti extra, una sorta di diario del «Caimano»: molto di più di un semplice backstage. Nel cofanetto è presente anche un libro di 170 pagine, «Dall'autarchico al Caimano», ricco di dialoghi del film, interviste a Nanni Moretti, a Ilda Bocassini, Anna Bonaiuto, Silvio Orlando e Jasmine Trinca, con i testi, tra gli altri, di Jovanotti, Domenico Starnone e Sandro Veronesi. Abbandonati i suoi proverbiali silenzi e forse più consapevole delle logiche di mercato, Nanni promuove l'uscita del dvd, anticipando appena il suo prossimo progetto: un ruolo da protagonista nel film tratto da «Caos Calmo» di Veronesi per la regia di Antonello Grimaldi, dove si prevedono diverse scene erotiche, mentre il 6 dicembre tornerà di nuovo nelle sale «Ecce bombo» e a fine gennaio il dvd «La Cosa», memorabile viaggio nell'Italia delle sezioni dell'ex-Pci durante la travagliata svolta di Achille Occhetto. «Non ho espresso alcuna posizione», ha detto Moretti riferendosi alla sua assenza alla Festa del cinema di Roma e alla scelta di essere invece nei prossimi giorni al Torino film festival, dove verrà proiettato il dvd. «A Torino non vado da tempo — ha spiegato — ed è un festival che apprezzo molto. Con "Il Caimano" ho voluto ricordare quanto la politica di Berlusconi abbia segnato il nostro Paese. E l'ho fatto attraverso un protagonista (Silvio Orlando) che non ha nulla di ideologico, non è una vittima (caratteristica tutta italiana), ma è uno che reagisce. Negli extra del mio dvd c'è una telefonata tra Berlusconi e Dell'Utri», dove si parla di una bomba, quasi un regalo fatto dal famoso stalliere di Berlusconi. «Nella sceneggiatura — ha continuato — ho tolto molte cose sull'avventura politica e televisiva di Berlusconi: si tratta di materiale di repertorio che però non rientrava nell'economia del racconto. Ma cito testualmente il proclama lanciato nel 2003 contro la magistratura che fu un atto grave. Siamo ormai portati a considerare normali cose che in democrazia non dovrebbero esserlo. Ho persino dei take dell'agenzia Reuters che riguardano dialoghi tra Bush, Berlusconi e il suo "inglese". La sinistra dice che non bisogna demonizzare Berlusoni e allora non l'ho demonizzato. Ma ora voglio semplicemente ricordare, soprattutto a me stesso, a cosa ha assistito il nostro Paese. Poi, c'è la scena in cui il pm parla dei flussi di denaro: si sa che i soldi di Belusconi passavano sottoforma di titoli da Milano a San Marino, dove venivano monetizzati, il contante veniva depositato a Milano e lì stoccato, ovvero immagazzinato: infine, gli "spalloni" portavano il denaro nelle banche svizzere e l'1%, restava nelle loro mani. Questi sono fatti veri, e i soldi servivano a corrompere i magistrati e a finanziare illegalmente i partiti», ha concluso Moretti, adombrato per il mancato arrivo di Jasmine Trinca, che stava girando a Testaccio una scena con Kim Rossi Stuart. Nanni spera ora che la Rai possa comprare «Il Caimano», visto che «prima non me la sono sentita di chiedere alla Rai una coproduzione».

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