Il progetto
La Rai punta sull'operatore di rete nazionaleUn «monopolista» dell'etere da due miliardi per razionalizzare il mercato delle frequenze
La notizia era nell'aria e a ufficializzarla è stato il consigliere Carlo Rognoni. «Il progetto - ha spiegato il consigliere al termine del cda - consentirebbe di razionalizzare il mercato delle frequenze e rendere più efficiente il loro uso per la tv del futuro, permettendo a nuovi fornitori di contenuti di disporre di quella capacità trasmissiva che oggi non hanno». Quello a cui si sta pensando è una società nuova di zecca che potrebbe gestire impianti, torri e frequenze di Rai (RaiWay), Mediaset (Elettronica Industriale) Telecom (TI Media), delle tv locali e di quant'altri volessero partecipare. Un grande monopolista dell'etere da due miliardi di euro, che si aprirebbe presto al mercato permettendo ai network che l'hanno costituito di capitalizzare frequenze che potrebbero presto dover restituire allo Stato, stando almeno al ddl Gentiloni. Gli obbiettivi sdono valorizzare asset, dunque, favorire il riordino delle frequenze e accelerare lo switch off analogico-digitale (previsto per il 2012).