Padoa Schioppa cede alla sinistra radicale
Stop alle richieste di Bruxelles. «Le riforme strutturali le abbiamo già fatte»
Il ministro dell'Economia abbandona la linea rigorista per una strategia più diplomatica e conciliante con le forze politiche della maggioranza che non vogliono affondare il bisturi nelle questioni sociali, dalla previdenza alla sanità. Così Padoa Schioppa mette in chiaro al Commissario europeo agli Affari economici Almunia, nel corso del Consiglio Ecofin, che non c'è nessuna fase due, perchè le riforme strutturali sono già partite e il Governo ha già intaccato il fronte della spesa pubblica, che per quanto riguarda la spesa corrente è scesa dal 40,2% nel 2006 al 40,1% nel 2007. Anche nel 2008 quindi il deficit rimarrà sotto la soglia del 3%. Il ministro non condivide la logica dei due tempi secondo cui la Finanziaria ha rimandato al futuro il nodo delle riforme. Padoa ha sottolineato che la Manovra persegue «simultaneamente sviluppo, risanamento ed equità» e le riforme sono già partite con il decreto Bersani-Visco di luglio. A chi lo accusa di aver fatto una Finanziaria che non tocca la spesa, il ministro replica che bisogna dire di quale spesa pubblica si parla, perchè «l'Italia ha una povertà di infrastrutture ancora notevole e la spesa pubblica in conto capitale deve poter crescere». Quanto alla riduzione di un decimo di punto della spesa corrente questa è già una riforma straordinaria perchè fatta con l'accordo delle Regioni e poi «fermare un veicolo che sta andando a forte velocità non è una cosa che si fa tutto insieme». Anche sullo spinoso tema delle pensioni invita alla calma. A chi chiede un intervento radicale Padoa risponde che «non ci si deve affliggere oltre misura perchè il sistema pensionistico italiano è probabilmente il meno squilibrato d'Europa». Quello che si può fare, all'inizio del 2007, «è un riequilibrio per il prossimo ventennio, che riguarda le aspettative pensionistiche dei giovani». In questo senso «l'avvio della previdenza integrativa è già un passo in avanti molto importante». La tappa successiva «sarà di far beneficiare il sistema economico dell'allungamento delle aspettative di vita». Padoa Schioppa lascia intendere che sarà ritoccata l'età pensionabile. Il cambiamento potrebbe essere portato a termine «con esito positivo entro i primi mesi del 2007». Per rassicurare ancora di più la sinistra radicale, il ministro ha sottolineato che nulla si farà senza la concertazione che «è un ingrediente indispensabile di un processo di riforma». A Bruxelles ha quindi ribadito che le finanze pubbliche italiane non devono temere neanche un eventuale rialzo dei tassi di interesse ad opera della Bce.