Il centrosinistra

Per il presidente della commissione Attività produttive della Camera quello del Molise è una segnale della «gravità della crisi politica in atto». Un segnale che, secondo l'esponende radicale, il centrosinistra non deve sottovalutare. «Dopo pochi mesi - è la sua analisi -, la maggioranza è già in evidenti difficoltà, al suo interno e rispetto all'opinione pubblica: e, per giunta, questo avviene senza che le attese riforme siano state compiute o anche solo incardinate». Non la pensa così, il vicepresidente della Camera Pierluigi Castagnetti (Margherita) che, anzi, invita a non dare «valenze politiche nazionali» ad un test che, anche per le dimensioni ridotte del corpo elettorale («300mila elettori rappresentano la metà della provincia di Modena»), è sicuramente un «test locale». «Certo - aggiunge - adesso è facile dirlo. Ma le assicuro che, anche con un risultato inverso, non avrei tratto da queste elezioni, una valutazione politica nazionale. Certo, mi dispiace perché conosco e stimo le qualità di Ruta, ma non sono sorpreso, la situazione era già abbastanza definita». Anche il presidente dell'Assemblea Federale della Margherita Willer Bordon sottolinea le dimensioni ridotte del test, ma non vuole nascondersi. «Sarebbe facile - dice - trovare tutte le giustificazioni possibili per questo dato. La diversa partecipazione al voto rispetto alle politiche, il fatto che, vista la situazione disastrosa dei nostri conti, abbiamo dovuto realizzare una Manovra che ha creato disagio e malessere anche nel nostro elettorato, ma sarebbe come nascondere una parte della verità. Io credo che, senza alcuna sottovalutazione, la maggioranza debba aprire una riflessione su questo dato».