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Per il centrodestra potrebbe essere l'inizio di una rimonta, l'Unione minimizza: «Non è in gioco il governo»

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Due i candidati: Michele Iorio, presidente uscente, per il centrodestra, sostenuto da tutti i partiti della Casa delle libertà (Forza Italia, Udc, An, Alternativa sociale per Alessandra Mussolini, Nuova Dc, Pensionati) e da due liste civiche(Progetto Molise e Molise civile), e Roberto Ruta, per il centrosinistra, appoggiato dai partiti dell'Unione (Margherita, Democratici di sinistra, Italia dei valori, Sdi, Udeur, Comunisti italiani, Verdi, Rifondazione comunista). Serratissima la campagna elettorale portata avanti in questi ultimi giorni dai segretari nazionali di tutti i partiti che compongono le due coalizioni. Ieri pomeriggio e nella serata ci sono stati gli ultimi comizi a Campobasso, Isernia e Termoli dove hanno parlato il presidente dei Democratici di sinistra Massimo D'Alema e in diretta, via telefono, Silvio Berlusconi intervenuto nel comizio finale di Iorio nel capoluogo regionale. Contemporaneamente sono arrivati in Molise anche Gianfranco Fini e Lorenzo Cesa per il centrodestra e i ministri Antonio Di Pietro e Clemente Mastella. Il Cavaliere, bloccato a Roma per un infortunio al ginocchio che gli ha impedito di raggiungere Campobasso, come programmato nei giorni passati per dare l'ultimo sostegno al candidato presidente della Casa delle libertà, ha portato il saluto alla folla locale radunata intorno a Iorio via telefono: «È importante far capire a chi ritiene che non sia fondamentale andare a votare per la giunta regionale che invece dal Molise deve partire un segnale per tutti gli italiani che sia una scelta di campo e quindi non soltanto per la guida della regione». Una scelta, ha aggiunto il presidente di Forza Italia, «che influenzi l'Italia per le prossime elezioni amministrative di primavera; è una scelta di campo che è tra due modi di vedere la vita, di considerare l'uomo, di considerare la politica». Qualche ora prima il ministro Massimo D'Alema era salito sul palco in piazza Prefettura, sempre a Campobasso, per ricordare all'imminenza del silenzio elettorale il lavoro che sta svolgendo il governo Prodi a sostegno del Mezzogiorno e quindi del Molise e per incoraggiare e stimolare al massimo la folla presente con l'invio degli ultimi messaggi prima di andare al voto «Per noi il test del Molise — ha aggiunto — è solo un'elezione regionale, per il Consiglio e per il presidente della Regione. Berlusconi stia calmo, saremo al governo per cinque anni». Gianfranco Fini nel pomeriggio a Riccia aveva bastonato le misure previste nella Finanziaria che «toglie solo soldi dalle tasche degli italiani», aveva criticato l'indulto sottolineando la recrudescenza dell'attività delittuosa che vede come protagonisti proprio coloro che sono usciti dalle carceri. Tema sul quale si è soffermato anche il ministro di grazia e giustizia Clemente Mastella che ovviamente ha difeso il provvedimento di svuotamento delle carceri anticipando tra l'altro la presentazione nei prossimi giorni di un provvedimento che riadeguerà gli ordini professionali senza cancellarli. Il ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro ha sottolineato, invece, soprattutto l'esigenza di cambiare facce e contenuti alla politica.

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