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Il terziario boccia la Manovra

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Siamo per una finanziaria alla quale contribuire se tutti sono equamente coinvolti, equamente rispettati, equamente riconosciuti. Siamo disponibili ad accollarci con equità il peso di politiche di sviluppo che consentano al Paese e all'economia di tornare a crescere. Questo ci chiedono i manager associati e questo chiediamo al Governo». A parlare è Riccardo Fortini, presidente dell'Associazione del Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria dirigenti, quadri e professional del terziario (4.000 manager iscritti) che hanno dedicato a questo tema l'assemblea di fine anno in programma domani all'hotel Jolly di Roma. «Siamo fortemente critici nei confronti di una finanziaria che oltrettutto incide pesantemente sui redditi dei nostri associati - spiega Fortini - Perché nei risultati è contraria agli obiettivi che il Governo si era prefissato. Perché, per le fasce medio-alte del lavoro dipendente, la nuova irpef non è equa e non favorisce le famiglie. Perché aumenta il costo del lavoro dei dirigenti. Perché non incentiva la previdenza complementare. Perché non salvaguarda le pensioni. Perché manca di equità».

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