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Congresso a Padova

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Radicali e Rosa nel Pugno al bivioIl partito diviso tra l'alleanza con i socialisti e le critiche al governo Prodi

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L'ennesimo capitolo della storia radicale che vede il Grande Capo cancellare il figlio fino a ieri prediletto. Ma, al di là della lite Pannella-Capezzone - pubblicata parola per parola sul sito della radio e finita in prima pagina - a Padova i radicali non sono chiamati solo a cambiare il segretario (sarà Rita Bernardini, un'altra donna dopo Emma Bonino e Adelaide Aglietta), ma anche a scegliere, davanti a un doppio bivio: il futuro dell'alleanza con i socialisti nella Rosa nel Pugno e il giudizio sul governo Prodi. «Non scoppieremo nemmeno stavolta», assicura Pannella. Anzi, «il bailamme durerà poco, forse nemmeno tutto il congresso». Il partito rilancerà, «unito», il progetto della Rosa nel Pugno e l'esigenza, per il governo, della «alternativa della Riforma liberale, socialista, laica, federalista europea e non violenta». Le «previsioni» di Pannella affrontano ora la prova del congresso. Solo il quinto di Radicali Italiani, l'ultima sigla nella vicenda del partito. Ad aprirlo saranno gli interventi, in successione, del segretario Capezzone e della tesoriera Bernardini. È la liturgia scritta dalla storia radicale ma, per coincidenza, la sequenza dei due interventi rappresenterà anche benissimo il cuore del congresso che dovrebbe segnare il passaggio di testimone, voluto da Pannella, proprio tra Capezzone e la Bernardini. Il segretario uscente lascerà così dopo cinque anni anche per la regola, sempre tassativamente applicata, dello statuto, per cui chi ricopre incarichi istituzionali (Capezzone è presidente della commissione Attività Produttive della Camera) non può mantenere la guida del partito. Una successione sulla quale, però, da giorni è in corso una polemica, soprattutto metodologica, tra Capezzone e Pannella con il segretario che accusa il «tafazzismo» mediatico nella gestione di un «passaggio naturale» che, osserva, forse andava comunicato in congresso e non anticipato da Radio Radicale. Polemica sfociata tra l'altro in riunioni ad alta tensione della direzione del partito, i cui verbali sono stati pubblicati sul sito della radio e che hanno stuzzicato i giornali per il dualismo Pannella (e Bonino) contro Capezzone, tanto che si è tornati a parlare del leader radicale come del padre che divora i propri i figli non appena sono in condizioni di oscurarlo. «Io lascio la segreteria - dice Capezzone, che è molto critico nei confronti del govenro Prodi - ma Marco continua a divorarci». Insomma, malgrado le assicurazioni di Pannella, su questi due temi (governo e Rnp) il congresso rischia di segnare la divisione del partito tra critici e iper-critici.

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