Il segretario Ds

E non piace neanche a commercianti, artigiani, e lavoratori autonomi che si sentono sul banco degli imputati quando si parla di evasione fiscale ed esclusi dalla concertazione fra governo e parti sociali. Le categorie trovano un alleato particolare: il segretario dei Ds Piero Fassino, che partecipa alla manifestazione dei pensionati a piazza Navona. Così Roma ospita, nella stessa giornata, due manifestazioni contro la Finanziaria, ma con critiche che arrivano da posizioni opposte. Aumento del potere d'acquisto, rivalutazione delle pensioni e maggiori risorse per il fondo per la non-autosufficienza, sono le richieste specifiche dei pensionati, arrivati a Piazza Navona da tutte le parti d'Italia. Ma la manifestazione trascende i temi particolari: i pensionati italiani si sentono trascurati non solo perché le loro pensioni non sono rivalutate da 14 anni, ma anche perché si sentono fra i pochi a pagare tutte le tasse, in un Paese che troppo spesso chiama a pagare il solo lavoro dipendente. «Chiediamo al Governo una svolta contro l'evasione e l'elusione fiscale - ha tuonato infatti dal palco il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni - Vogliamo l'anagrafe tributaria, così che chi ha grandi patrimoni, barche, auto di lusso paghi di piu». Quello di un fisco più equo è stato il leit motiv che ha accompagnato la manifestazione dei pensionati. «A Piazza Navona - ha spiegato infatti Bonanni - è abbiamo voluto denunciare lo scandalo dell'evasione fiscale. Qui c'è l'Italia che chiede di ripristinare la progressività delle tasse, per fare in modo che chi ha di più paghi di più e aiuti chi ha di meno». L'appello dei pensionati, ma anche quello di commercianti e artigiani, è stato raccolto dal segretario dei Ds, Piero Fassino, che ha partecipato alla manifestazione a piazza Navona: quelle dei pensionati «sono esigenze giuste alle quali noi non siamo insensibili, così come non lo siamo nei confronti alle istanze che arrivano dal ceto medio produttivo, come artigiani e insegnati. Avanzano una serie di proposte che ci sforzeremo di accogliere». Fassino ha assicurato che maggioranza e governo «stanno lavorando per individuare ulteriori proposte che possano incontrare il consenso dei cittadini e soprattutto soddisfare le esigenze dei pensionati». «La stragrande maggioranza dei pensionati che sono qui - ha detto Fassino - ha votato per il centrosinistra ed è contenta di sostenere l'attuale governo, guardando con simpatia a Prodi e alla sua azione. Se sono qui non è per contrastarne l'azione, ma per sollecitare il Governo nella redazione della Finanziaria a tenere conto delle esigenze dei pensionati». Fassino ha ricordato che le istanze dei pensionati sono state in parte considerate «già nel testo presentato in Parlamento». Una presa di posizione dura, quella del leader della Quercia, che, di fatto, sancisce una spaccatura tra il Botteghino e il presidente del Consiglio. Ma, soprattutto, Fassino ha prende le distanze da una Finanziaria che continua a non convincere fino in fondo. Sul governo, Fassino ha detto: «Se Prodi cade si va di nuovo subito al voto». I rappresentanti dei pensionati sono stati ricevuti in serata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta che ha annunciato «aperture non indifferenti» da parte del Governo in sede di commissione Bilancio. Anche a Letta i rappresentanti dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto di cambiare, per la parte che li riguarda, la Finanziaria 2007. «L'Italia crescerà al 3% se ci saranno iniziative nuove a sostegno della produttività e solidarietà, perché le due questioni stanno insieme», ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. «È una manifestazione di protesta, prima del definitivo varo della Finanziaria in Parlamento. Una manifestazione per stimolare il Governo a recuperare e a risolvere i troppi problemi insoluti», ha detto poi Bonanni sul sit-in di piazza Navona.