Sircana intervistato da Lucia Annunziata
E a Lucia Annunziata, che ieri pomeriggio lo ha intervistato nella trasmissione «In mezz'ora» su Raitre, ha raccontato che sulla Finanziaria, la continua fuga di notizie è dipesa dal metodo scelto dal governo: «Abbiamo deciso di preparare la Finanziaria, subito dopo l'approvazione del Dpef, aprendo una grande quantità di tavoli, sia all'interno della coalizione, con le forze politiche che sostengono il governo, sia all'esterno, con la Confindustria, i sindacati, le forze sociali... ma in questo modo si sono create una grande quantità di fonti, le quali hanno cominciato a comportarsi come i sindacati durante le trattative degli anni '70, che raccontavano alla stampa le proposte della controparte per bruciarle. Un metodo così aperto — ha sottolineato Sircana — ha creato una quantità tale di fonti che per un poveretto a palazzo Chigi è difficile controllarle. In altri tempi, invece, la Finanziaria arrivava in Parlamento che era un oggetto noto solo a pochi». Qui però finisce il «bagno d'umiltà» di Sircana. Subito dopo, infatti, alla domanda di Lucia Annunziata che accosta Prodi al Cavaliere per il modo di dare la colpa delle misure prese ai buchi lasciati dai governi precedenti ha risposto: «Prodi come Berlusconi? Mi viene da ridere». «Può essere vero che la lamentazione sia un facile alibi — ha proseguito — ma è vero che abbiamo trovato una situazione delle finanze pubbliche particolarmente grave. Dovevamo dirlo e l'abbiamo detto, ma senza esagerare. In realtà avremmo potuto fare molto di più le vittime». Quanto al rapporto con la stampa, Sircana ha negato che Prodi veda la carta stampata come un nemico. «Nell'intervista al Pais si è lamentato di un fatto specifico, e cioè che i giornali non avevano dato risalto alla notizia delle intercettazioni subite dal premier. Non era una lamentazione ossessiva e continua, come quella di Berlusconi».