Alta tensione

Che tra il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa e il Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, non corra buon sangue è risaputo anche se la comunicazione di Palazzo Chigi all'inizio dela legislatura aveva enfatizzato i cosidetti «weekly breakfast». I due si erano visti una volta il lunedì a colazione e subito il Palazzo aveva sottolineato che quegli incontri sarebbero diventati un appuntamento fisso per fare una sorta di coordinamento nella politica economica. Ma quegli incontri sono rimasti solo uno spot politico. Padoa Schioppa, dicono in Bankitalia chi lo conosce bene, preferirebbe digiunare che condividere un solo boccone con Draghi e tanto più pianificare con colui che «gli ha soffiato» la poltrona di Governatore, le scelte di politica economica. Così quando nell'audizione alla Camera il Governatore ha sottolineato che la Manovra pende più dalla parte delle imposte che da quella dei tagli alla spesa, Padoa Schioppa ha ingoiato amaro. Così appena ha potuto, sicuro di essere lontano da orecchie pubbliche, si è lasciata sfuggire una battuta al vetriolo. Al vertice di maggioranza a Villa Pamphili, come ha riferito uno dei partecipanti a Il Tempo, Padoa Schioppa si è lasciato andare a una critica pungente verso Draghi. Davanti ai 50 riuniti nella Palazzina Algardi, tra ministri, segretari di partito e capigruppo, ha detto che Draghi «farebbe bene a leggere i documenti prima di fare certe affermazioni». È in questo clima che Padoa Schioppa incrocerà a Palazzo della Cancelleria, dove domani si svolge la Giornata del Risparmio, Mario Draghi. Le due massime figure istituzionali in materia economica interverranno di fronte al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e a un parterre ricco di personalità della politica e della finanza, riprendono la lunga tradizione interrotta lo scorso anno dall'allora titolare di Via XX Settembre, Giulio Tremonti. Certo i rapporti tra Padoa Schioppa e Draghi non sono paragonabili a quelli fortemente polemici di Tremonti e Fazio ma di certo Prodi, sostengono alcuni esponenti della maggioranza, si aspettava una maggiore indulgenza della Banca d'Italia alla Manovra del centrosinistra. L'insistenza sull'eccessivo peso della voce fiscale rispetto agli interventi per lo sviluppo, è parso all'entourage del premier e a Padoa Schioppa come un colpo basso al governo a tutto vantaggio dell'opposizione. Ci sarà un seguito domani alla Giornata del Risparmio? Intanto l'opposizione mette l'accento sulle divergenze tra Bankitalia e Tesoro. «Padoa Schioppa contro Draghi? Se è vero, è un fatto politicamente gravissimo» tuona Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori Liberali e deputato di Forza Italia. «Se quanto riportato dal quotidiano Il Tempo sul duro scontro tra il Tesoro e Bankitalia in merito alla finanziaria rispondesse a verità, saremmo di fronte ad un fatto gravissimo» dice Della Vedova e sottolinea che «se ad usare parole sprezzanti nei confronti del Governatore Draghi fosse stato un ministro di centrodestra fioccherebbero denunce sull'apertura di una grave crisi istituzionale».