L'intervento
Boniver: «Tuteliamo la dignità delle donne»
Sono d'accordo, ma solo in parte. Non si tratta, è chiaro, di legiferare in una materia così delicata ma così limpida quale è la libertà di religione e di culto. In questo le garanzie costituzionali sono assolute nel nostro Paese. Né si tratta di assecondare i patiti della regolamentazione a tutti i costi. Suggerisco una diversa lettura dell'eventuale divieto all'uso del velo islamico, quello integrale beninteso. Sul quale non c'è precetto religioso ma una ostentazione politica della propria appartenenza identitaria. Che quanto meno confligge con la dignità della donna, obbligata per motivi pruriginosi a coprirsi interamente alla vista degli uomini diversi dal marito o il padre. E che vanifica il contenuto di una norma già esistente, la 152 del 1975 che fa divieto di girare mascherati in luogo pubblico essenzialmente per motivi di sicurezza. Norma che si rivela insufficiente nel caso del velo integrale se si considera una recente sentenza del TAR del Friuli Venezia Giulia. Toccherà quindi proprio al legislatore chiarire con un provvedimento specifico, che il divieto a girare come se fosse sempre Carnevale vale proprio per tutti senza distinzione alcuna. In attesa di questa precisazione di legge speriamo che non si accentui nelle nostre strade lo spettacolo inverecondo di donne coperte da un fitto velo nero dalle testa ai piedi. * Deputato di Forza Italia