IL GOVERNO accelera sulla seconda fase delle liberalizzazioni e aggancia alla Finanziaria il disegno ...

È il caso del Verde Paolo Cento, sottosegretario al Tesoro, che spara chiaro e tondo che «il disegno di legge della Lanzillotta così com'è non è condivisibile». «Dopo aver individuato l'acqua come un bene pubblico - spiega - occorre fare lo stesso per altri beni comuni». Parole chiare anche da Manuela Palermi, capogruppo Verdi-Pdc al Senato. «Voglio poi dire alla ministra Lanzillotta che il suo disegno di legge, che privatizza i servizi comunali, è una misura odiosa e iniqua che non voteremo. Siamo contrari alla privatizzazione dei servizi». In compenso, un sostegno all'accelerazione sulle riforme strutturali, fra cui appunto le liberalizzazioni, giunge dalla segreteria dei Ds, ok anche dall'Udeur. Riserve e critiche più tecniche, ma con un sostanziale consenso sulla sostanza del provvedimento, giungono invece dai diretti interessati, le aziende di Confservizi ed i comuni dell'Anci. A dettare la linea è Raffaele Morese, presidente della Confederazione delle aziende dei servizi pubblici, le cui critiche si incentrano su due punti. Primo, il ddl «non tiene presente la realtà delle società quotate, che hanno un rapporto con il mercato delicatissimo». La seconda obiezione di Morese riguarda il fatto che il progetto di riforma si fonda sul principio che la gara pubblica sia la modalità prevalente nell'affidamento della gestione dei servizi, e che il ricorso a forme diverse, come l'in house e la società miste partecipate, siano casi eccezionali.