Commemorazione
Così l'europaralamentare di An Roberta Angelilli sintetizza l'accoglienza che il Parlamento europeo ha riservato alle commemorazioni della rivolta ungherese. E all'iniziativa del gruppo Uen (Unione per l'Europa delle Nazioni) che ieri ha organizzato un convegno dal titolo «Budapest 1956: per non dimenticare un sogno di libertà», corredato dalle foto di Mario De Blasi, inviato dal settimanale «Epoca» a Budapest. «La mostra ufficiale del Parlamento di Strasburgo - continua Angelilli - è stata sistemata in un corridoio, un po' nascosta e con le didascalie delle foto solo in inglese e ungherese. Quella organizzata dai socialisti, poi, è basata su quadri di arte moderna che non c'entrano niente col tema in questione. La nostra, al contrario, presenta immagini crude e vere e molti si sono commossi — sottolinea l'europarlamentare - anche se un deputato socialista danese ha rifiutato il dvd che distribuivano i nostri ragazzi allontanandoli malamente». «L'Occidente rimase colpevolmente in silenzio, mentre gli ungheresi nel 1956 combattevano per il loro sogno di libertà. Addirittura c'è chi, tra i partiti comunisti europei, sostenne e in alcuni casi giustificò politicamente l'invasione, la repressione e l'occupazione sovietica in Ungheria - conclude Angelilli - Proprio per questo era importante ricordare al Parlamento europeo il sacrificio dei "ragazzi di Budapest"».