Lo sfogo di Berlusconi
Del resto non è Gianni Letta. La stampa ha detto che ho attaccato il capo dello Stato, non è vero». Berlusconi interviene al Circolo della Stampa di Milano per la presentazione del libro dell'ex sindaco Gabriele Albertini e parla a ruota libera. Ma innanzi tutto ha ribadito le critiche nei confronti del governo. «Il governo ha perso la fiducia degli italiani e per la prima volta in Italia è sotto il 30% dei consensi. Secondo i dati di Euromedia, che se ne assume le responsabilità, è al 28,7% - spiega - Forza Italia è ritornata ai consensi del 2001 con il 29,4%. Il centrodestra è al 54,4% mentre il centrosinistra al 45%». Il Cavaliere ha quindi fornito anche i dati relativi al gradimento dei cittadini nei suoi confronti e in quelli di Prodi: «Io sono al 53,4% mentre Prodi è sceso al 33,4%. Ha perso 20 punti». Ripetendo le osservazioni pronunciate alla manifestazione di Vicenza, inoltre, sottolinea nuovamente che «la sinistra ha dismesso ogni promessa. Bisogna anche dire chi era il bugiardo e chi ha detto di non volere alzare le tasse». Un comportamento diametralmente opposto da quello della minoranza: «La nostra moralità è fare risultati e mantenere gli impegni con gli elettori. Il contrario di ciò che fa il politico professionista che una volta eletto dismette gli impegni, proprio come ha fatto la sinistra», precisa. Berlusconi difende la gestione imprenditoriale della cosa pubblica: «C'è differenza tra chi viene dall'impresa e chi fa di mestiere la politica. Quelli quando vanno a letto si chiedono cosa hanno fatto nella giornata e si rispondono: "ho fatto delle dichiarazioni". Io anche quando ero a Palazzo Chigi prima di andare a letto misuravo cosa avevo fatto durante il giorno. Se avevo fatto delle dichiarazioni dicevo: oggi non ho fatto niente». Infine, parlando della sua esperienza quinquennale, si lascia andare a una confessione: «Se mi si chiede se abbia mai avuto un momento migliore o un momento peggiore» durante gli anni a Palazzo Chigi «posso dire che non ho mai avuto un momento migliore, ma ho sempre sofferto». E aggiunge che «forse il momento migliore è quando vai al congresso americano e quando hai terminato il tuo intervento pensi che anche oggi la giornata è finita».