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E Fassino e Rutelli giurano: «Nessuno trama contro di lui»

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Anzi, cerca di rassicurarli. Non si lamenta di essere stato lasciato solo davanti al nemico. Ma riconosce l'appoggio e la collaborazione generosa, che ha addirittura «sfiorato l'eroismo» degli eletti della maggioranza al Senato. Non rivendica più il ruolo di leader del partito democratico. Spiega invece che il suo obiettivo è favorirne la nascita spingendo «le diverse forze politiche» verso un «processo d'integrazione». Saranno poi «altri» a «sobbarcarsi l'onere della leadership nei prossimi decenni». È un Prodi buonista, conciliante e ottimista quello che emerge dall'intervista rilasciata a «Repubblica» durante il viaggio in aereo di ritorno dalla Finlandia. Un premier che rifiuta la tesi del complotto ma riconosce la composizione eterogenea della sua maggioranza. «In questi mesi di governo abbiamo sempre avuto l'appoggio serio, determinato e convinto di deputati e senatori della maggioranza dei partiti - sottolinea - La puzza di complotti, semmai, mi sembra arrivi dalle file del centrodestra, dove tutti giocano contro tutti. Contrariamente al mio predecessore io non sono il padrone del governo. Sono il leader di una maggioranza complessa e composita, ma unita. Se ci sono a volte eccessi o sbavature sono dovuti alla logica di un sistema elettorale che premia la diversità e la necessità di smarcarsi rispetto alla coesione e alla coerenza. Comunque quello che conta - sottolinea - sono i fatti, in questo governo si discute e a volte si litiga. Ma poi si decide. E si va avanti compatti». Quanto alla finanziaria che giudica «giusta e seria» e alla cautela mostrata dalla commissione Europea circa l'esito del dibattito parlamentare, Prodi si mostra ottimista: «La maggioranza terrà - assicura - come ha sempre tenuto finora. E l'impianto fondamentale della finanziaria, la sua capacità di risanare il Paese, non verrà toccato. Non bisogna confondere la dialettica di un governo non monocratico con una sua pretesa di debolezza». Quanto all'ipotesi di ricorrere alla fiducia sulla manovra «se ci sarà una marea di emendamenti che bloccherebbero tutto - dice - la fiducia sarà l'unica soluzione tecnica possibile». Sul Pd la correzzione di rotta è ancora più netta. «Il mio obiettivo è consegnare al Paese il partito riformista forte e affidabile di cui l'Italia ha bisogno. Non dirigerlo. Il gruppo dirigente dell'Ulivo è ricco di risorse, di persone di qualità. Saranno loro a sobbarcarsi l'onere della leadership nei prossimi decenni», spiega il presidente del Consiglio nell'intervista. Aggiungendo che lui ha un solo scopo: «Aiutare, facilitare, se necessario spingere, le diverse forze politiche in un processo di integrazione che ormai è necessario, inevitabile, persino urgente». Parole alle quali vanno collegate quelle dei leader dei due principali partiti della coalizione. «Ci sono giornali che scrivono che c'è qualcuno che sta tramando. Non esiste, queste cose si possono pensare e scrivere, ma non esistono. Lavoriamo ad un governo di legislatura per creare le condizioni di un ciclo di cinque anni alto», precisa il segretario dei Ds Piero Fassino nel corso del suo intervento al seminario «Glocus» a Frascati. E sempre da Frascati, Francesco Rutelli sintetizza: come ogni governo di coalizione si devono trovare compromessi, ma deve essere chiaro che «non ci sono altri governi in questa legislatura» che quello di Romano Prodi. «L'equilibrio della coalizione - aggiunge il vicepremier e leader di Dl - è chiaro. Ricordate quando prima delle elezioni dicevano che non saremmo stati uniti per le missioni internazionali? Bene, sul Libano abbiamo votato compattamente e invece, nel silenzio generale la Lega ha votato no». Insomma, i due messaggi sono tutto fuorché oscuri. Il Professore rassicura. Gli alleati rispondono che non deve temere trame o complotti che facciano cadere il suo Governo e che le sollecitazioni di Ds e Margherita sulla Finanziaria vogliono solo stimolare il tasso di riformismo della coalizione e del Governo. Non per nulla, dai Castelli Romani, Fassino «benedice» la Finanziaria

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