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Guidoni a Bush: non capisci nulla

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Si prendeva prima di andare a nanna e lo slogan era questo: «Mentre voi dormite, Kinglax lavora». Ora scopriamo che anche in politica c'è qualcuno che svolge il compito di Kinglax, a protezione della nostra salute e sicurezza interiore. Secondo una notizia d'agenzia il nome di questo cerusico è Umberto Guidotti, sul cui biglietto da visita è scritto «astronauta»; a quando sembra egli vive nell'ossessione rappresentata dai satelliti americani che notte e giorno girano attorno al globo. Guidotti sa bene che questi «occhi spaziali» esistono da decenni, ma a suo parere quelli lanciati di recente da Bush hanno «subdoli disegni»; per esempio la «militarizzazione dello spazio». Il primo sospetto di questa criminosa colonizzazione del cielo è venuto al Guidotti quando ha scoperto che esiste un certo Dobald Kerr, americano, direttore dell'ufficio nazionale di ricognizione spaziale. Ebbene, dai documenti pubblicati dal Kerr si è appreso che i cinesi spiano con i loro laser le orbite dei satelliti USA; non solo, ma uno di questi satelliti è stato «dipinto» nelle scorse settimane dal centro spaziale di Pechino. Quando si dice «dipinto», significa che l'oggetto è stato «incapsulato» in una gabbia luminosa dagli scienziati cinesi. Se questi lo avessero voluto, il satellite USA sarebbe andato in mille pezzi, polvere nello spazio. Per fortuna Guidotti, parlamentare comunista, non è isolato nella sua protesta contro «l'arrogante invasione celeste compiuta dagli aggeggi USA». Con lui vegliano notte e giorno politici e deputati di sinistra, che non si lasciano venire la mosca al naso, specie se mosca yankee. Essi rispondono ai nomi di Roberto Musacchio, Umberto Aita, Giusto Catania, Luisa Morgantini e Vittorio Agnoletto. Con lo slogan «No, il satellite no / se è USA non ci sto» i Magnifici Cinque hanno scritto una vibrata filippica contro la muscolare politica degli Stati Uniti e contano di iniziare una forte campagna anti-Bush sia sulla stampa che in parlamento. A puro titolo di informazione questo cronista ha chiesto ai vertici militari della NATO se i discussi satelliti possano costituire una minaccia di qualsiasi tipo. La risposta è stata breve: «Il primo satellite si chiamava Sputnik e lo mise in orbita la Unione Sovietica alcuni decenni fa. I satelliti lanciati nello spazio dagli USA e dalla Nato sono molto più sofisticati e servono a numerosi scopi: 1) le condizioni dell'atmosfera; 2) le previsioni del tempo; 3) lo stato del pianeta terra; 4) la deterrenza armata. In ogni caso è notorio che nell'atmosfera ruotano satelliti russi, cinesi, francesi, inglesi. Tra non molto, farà parte del club anche l'ambizioso Lider Maximo, Fidel Castro». Che si sappia, nessuna protesta è stata sollevata sino ad ora in Russia, Cina, Cuba, Stati Uniti. Solo in Italia si è levato alto il grido della solita pattuglia anti-americana, guidata dal solerte e querulo Agnoletto. Il suo slogan impastato di furore è «Via dal cielo le spie robotiche degli USA». Non una parola, per contro, lo stesso Agnoletto ha pronunciato contro i satelliti cinesi, russi e nord-coreani. Da notare che il Nord-Corea è ora in grado di lanciare un missile a lunga gittata con testata nucleare. Tutto questo il dottor Agnoletto, insieme al Pippo della vecchia canzone, non lo sa; o finge di non saperlo. Quando si dice l'ossessione maniacale. Eppure Agnoletto è anche medico, e di sicuro ha in biblioteca l'opera di Sigmund Freud. Perché non la consulta? Oppure, se leggere lo affatica, perché non si sceglie un buon analista con comodo sofà?

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