Torna la tassa sulle successioni per i patrimoni oltre 1 milione. I parenti stretti pagheranno il 4%
Il governo ci ripensa e fa marcia indietro correggendo il testo della Finanziaria. Modifiche sono allo studio anche per le aliquote Irpef (serviranno probabilmente per correggere la disparità tra single e contribuenti con figli tra i 30 e i 40 mila euro di reddito) e il Tfr mentre è già saltato l'abolizione del bollo per le auto e le moto ecologiche. È poi in arrivo la tassa unica al 20% sulle rendite finanziarie ma, è questo l'orientamento, non si applicherà sul passato ma solo su quanto sarà maturato in futuro, mentre l'aliquota al 20% sugli affitti potrebbe spuntare al più presto. La manovra economica presentata a Bruxelles come un testo inviolabile (il ministro Padoa Schioppa aveva detto che a Natale sarà la stessa), sta cambiando forma. Tant'è che a fronte della mole di emendamenti, all'interno della maggioranza si fa insistente l'ipotesi di un ricorso alla fiducia per il decreto fiscale collegato. Ma vediamo in dettaglio le ultime novità. Tassa di successione - È reintrodotta per i grandi patrimoni (immobili e capitali) oltre 1 milione. I parenti più stretti, coniugi, figli e altri fino al terzo grado, pagheranno il 4%, ma per la soglia oltre 1 milione. Per i parenti più lontani l'aliquotà sarà del 6% per poi salire all'8% per tutti gli altri contribuenti. Non c'è più alcun riferimento alla prima casa e le nuove norme sostituiscono completamente l'aggravio previsto per le imposte di registro e ipotecarie dal decreto fiscale collegato alla Finanziaria. La nuova imposta varrà per le successioni che si sono aperte dal 3 ottobre 2006. Ogni 4 anni, poi, si procederà all'aggiornamento degli importi esenti dall'imposta tenendo conto dell'indice del costo della vita. Nessun limite vale sui beni devoluti ad altri soggetti che scontano un'imposta di successione dell'8%. Bollo per moto e auto ecologiche - La maggioranza ha concordato di presentare un emendamento che sopprime l'abolizione del bollo dirottando le risorse (160 milioni) ad un fondo a favore del trasporto pubblico. L'ipotesi era nell'aria e, probabilmente, l'incidente alla metropolitana di Roma ha accelerato la decisione. Sarà un guaio per le case automobilistiche che, confidando sul fatto che il provvedimento era contenuto nel decreto collegato alla Finanziaria, avevano forzato i tempi della pubblicità degli sconti. Restano, invece, le agevolazioni per chi possiede mezzi meno inquinanti alimentati a gas, metano o ad alimentazione ibrida. Due ruote inquinanti - Pagheranno di più le due ruote più inquinanti: lo stabilisce l'emendamento del governo al decreto fiscale con cui viene fissata una nuova tabella di sovrattasse per i motocicli sopra i 50cc di cilindrata. La tassa di proprietà costerà 25 euro l'anno fino a 11 kw più 1, 60 euro per ogni kw aggiuntivo di potenza per gli euro 0; 1,30 per i motoveicoli omologati euro 1; 1 euro per gli omologati euro 2 e 0,88 euro per gli euro 3, i meno inquinanti in circolazione.