Tassa di soggiorno
L'annuncio è venuto dal presidente dell'Osservatorio Parlamentare per il Turismo, Pierluigi Mantini. «Siamo lavorando ad un emendamento - ha affermato Mantini - che modifichi la faccia e la natura della tassa di soggiorno e che dia la facoltà ai comuni di prevedere un contributo, non superiore ai 5 euro a giorno, che essi potranno applicare in piena libertà, per limitare l'impatto del turismo cosiddetto mordi e fuggi». Mantini ha spiegato che si tratta di una forma di contributo «non agganciata a chi soggiorna», che potrebbe avere la forma di una card turistica, e che potrebbero avere la facoltà di applicarla i comuni classificati «d'arte», le città capoluogo, le aree metropolitane e le isole piccole. Altri provvedimenti allo studio, i buoni vacanza, per incentivare i soggiorni anche nei periodi di bassa stagione e la nascita di un consorzio che favorisca l'incoming. Anche il vicepremier Francesco Rutelli ha sostenuto la necessità di una revisione legislativa della tassa di soggiorno per evitare il ricorso da parte di alcune Regioni.