Riunione della direzione

E sabato Fassino rischia la prima scissione con il correntone

Anche così andrebbe letta l'intervista di Piero Fassino ad «Affari italiani» in cui giudica legittimi i dubbi sul Pd. Quello di sabato sarà il primo vertice nel quale Fassino e la maggioranza si troveranno a tu per tu con la sinistra interna e il correntone dopo il seminario di Orvieto sul Partito democratico, disertato dalla minoranza. Secondo indiscrezioni, sembra che la maggioranza voglia evitare di andare fin da subito a un muro contro muro in cui già sabato ci si potrebbe dividere sulla data e le regole del congresso. La minoranza chiede che lo si faccia il prima possibile e che siano stabilite «regole democratiche» a cominciare dalla possibilità di esprimersi con il voto segreto. La maggioranza potrebbe essere tentata di dilazionare la data delle assise nel tentativo di far perdere mordente alla protesta della sinistra interna e del correntone che nella sua battaglia contro il Pd sta cercando di raccogliere più consensi possibili anche tra i malpancisti della maggioranza, dove già sono venuti allo scopero quelli dei ds Gavino Angius, Giuseppe Caldarola, Gianni Cuperlo, tutti e tre di area dalemiana, e dei laburisti di Valdo Spini. A ogni modo, al Botteghino ora c'è da affrontare la direzione di sabato, dove la maggioranza, secondo indiscrezioni non confermate, non sarebbe intenzionata a far svolgere alcuna votazione.