L'agenzia dei vescovi
È quello scritto dal Sir,l'agenzia stampa della Cei e rivolto, anche se non esplicitamente, al premier Romano Prodi. «C'è una specie di agenda - scrive l'agenzia nella sua nota settimanale -, nel breve comunicato della sala stampa vaticana a conclusione dell'udienza di Romano Prodi dal Papa: dalla bioetica, alla difesa e promozione della vita e della famiglia, dalla solidarietà, al dialogo tra le religioni e le culture, dall'educazione della gioventù, fino all'importanza dei valori cristiani nel processo di integrazione europea». Il Servizio Informazione Religiosa della Chiesa Italiana ricorda come queste siano «le grandi questioni aperte, punti su cui in questi anni si deve decidere, su cui è in atto un confronto, una dialettica, in Italia come in Europa». Con la visita di Prodi in Vaticano, «è stata ribadita - sottolinea il Sir - la volontà di una stretta collaborazione tra le parti, per il progresso della Nazione italiana e per il bene della comunità internazionale». Secondo l'agenzia «questa agenda mette in ordine una serie di punti molto rilevanti non solo in sè, ma anche in ordine a una questione più ampia, quella delle prospettive del Paese. Sui diversi punti deve essere impegno di tutti dare risposte serie e impegnative. Le poste in gioco sono importanti e tutti si devono assumere le proprie responsabilità». «L'idea che il Papa ribadisce con determinazione costante - ricorda ancora - è che l'identità cristiana è, in particolare proprio qui, nell'Europa e nell'Italia, una preziosissima risorsa per la società, per il futuro».