di GIULIO STRADA È DI 35, o 30 o 33,8 o 34,7 miliardi la manovra finanziaria 2007? Forse nessuna di ...
Almeno questo è il parere dei tecnici del servizio studi della Camera che inseriscono nel saldo finale della manovra stessa gli effetti della sentenza della Corte di Giustizia Ue sulla detraibilità Iva delle auto, pari a 5,3 miliardi. In attesa che cominci l'esame degli emendamenti al decreto fiscale nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, intanto, scoppia la bagarre per i tagli previsti nella scuola, quantificati dal portale di settore Tuttoscuola in 50.000 posti di lavoro. Un dato definito «infondato» dal viceministro per la Pubblica istruzione Mariangela Bastico, ma che ha suscitato le proteste del sindacato e dell'opposizione, mentre anche molte voci della maggioranza si sono levate per chiedere correzioni. Ma il premier Romano Prodi si dice, ancora una volta, sicuro che «alla fine si troverà un accordo con tutte le parti sociali». La manovra complessiva sarebbe di 40 miliardi, spiegano i tecnici della Camera, e non coinciderebbe con i 34,7 indicati dal governo perchè l'Esecutivo «ha ritenuto di non considerare nella manovra le misure che limitano la deducibilità delle spese per gli autoveicoli, contenute nel decreto legge collegato finalizzate a compensare le minori entrate Iva derivanti dalla sentenza della Corte con un impatto stimato di circa 5,3 miliardi». Ma secondo la relazione tecnica del decreto «queste maggiori entrate sono state già incluse nelle previsioni di bilancio a legislazione vigente per il 2007, proprio in quanto destinate a compensare le minori entrate della sentenza della Corte di giustizia». In attesa che il Tesoro spieghi la scelta contabile che porta all'una o all'altra cifra, i tecnici del servizio studi segnalano altri possibili problemi. Uno verrebbe dal disegno di legge delega che accompagna la Finanziaria perchè «l'utilizzo di risorse provenienti da un disegno di legge delega pone un problema di coerenza temporale tra oneri e mezzi di copertura», in quanto «tali mezzi devono sussistere a decorrere dal primo anno del triennio considerato». E dunque tutte le risorse (1,1 miliardi nel 2007 e 2 miliardi nel 2008 e 2009) devono prodursi tutti nel 2007, secondo i tecnici. Altri dubbi sono espressi a proposito del Tfr, perchè le previsioni di entrata «non sembrano» tener conto del fatto che decollerà la previdenza complementare, una minora quota del Tfr inoptato affluirebbe all'Inps, e dunque minori sarebbero le entrate previste dalla Finanziaria. Il governo ha infine ritirato, fra gli emendamenti al decreto fiscale di cui ieri è cominciata la discussione nelle commissioni, quello che esentava per 5 anni al pagamento del bollo auto dei motocicli euro 3, per chi contemporaneamente consegna un vecchio motorino inquinante. L'emendamento sarà presentato con una nuova formulazione, ha affermato il sottosegretario Alfiero Grandi. Le commissioni Bilancio e Finanze dovranno terminare entro dopodomani l'esame del decreto che approderà all'Aula la prossima settimana. Sempre giovedì scade il termine per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge della Finanziaria. «Attendiamo di leggere se alle parole seguiranno i fatti. Ad ogni modo se ci sarà una manovra più soft vorrà dire che non ci saranno modifiche strutturali e credo che anche chi è oggetto di qualche ritocco non farà mancare il proprio dissenso». Lo ha detto il leader di An, Gianfranco Fini commentando l'ipotesi di un'eventuale manovra «più soft» nei confronti dei redditi inferiori a 40 mila euro. E la Lega sta preparando, secondo quanto detto dal capogruppo alla Camera, Roberto Maroni, «gli emendamenti nordisti».