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di GIANLUCA FERRETTI MILANO e Roma riescono a guadagnare le prime pagine dei giornali, specie quando litigano.

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Sindaci e governatori di sinistra si ribellano al piano che vuole sacrificare Malpensa per Fiumicino", offrendo l'ardita dichiarazione del presidente della regione Piemonte, con il suo "Roma alza troppo la testa", e continuando con un "noi non resteremo a guardare chi vuole riprendersi con gli interessi i privilegi del passato". Anche se poco più in basso, per cercare di minimizzare l'attacco alla capitale, il quotidiano torinese portava in risalto Giancarlo Dotto, che firmava l'articolo "Benvenuti a Veltronia, il nuovo Rinascimento". Poi però, nella terza pagina, ecco Massimo Cacciari, primo cittadino di Venezia, che sentenziava: "Il centrosinistra con il Nord ha chiuso, ogni giorno che passa si allarga la forbice tra il Nord e Roma". La Repubblica, giornale che nasce a Roma, (che è diretto però da un piemontese, Ezio Mauro), intervistava il sindaco di Milano Letizia Moratti, che difendeva "il piano Malpensa" con questa frase ad effetto: "Rutelli sbaglia, è Fiumicino l'agonia di Alitalia". Ettore Livini, in una pagina intera, dava la parola alla Moratti, che diceva: "Spostare Alitalia solo a Roma è una scelta politica e sindacale, di sicuro non di mercato. La maggior parte del personale dell'azienda gravita attorno alla capitale". E ancora: "Ogni giorno la compagnia sposta 20 equipaggi completi, piloti più assistenti di volo, da Roma a Milano. A vuoto, solo per portarli sul posto di lavoro". Ma anche il Giornale e il Corriere della Sera si sono occupati dello "scontro aereo" tra le due metropoli. Un quotidiano appena nato, E-Polis, nell'edizione romana titolava: "Rutelli mette le ali al Leonardo da Vinci, 'Milano non conta'" (cosa che ha fatto commentare - acutamente - a Massimo Bordin, direttore di Radio Radicale, durante la sua rassegna stampa mattutina: "Ma questa è la versione che appare nella capitale: chissà cosa c'è scritto nella prima pagina distribuita a Milano"). Il vicepremier e ministro per i Beni e le Attività Culturali, che aveva fatto nascere la polemica (a margine della presentazione del film di Virzì, sulla nave da crociera Costa ancorata al porto di Civitavecchia), veniva posto in primo piano: "Fiumicino ha continuato a crescere grazie all'enorme sviluppo dell'area romana e laziale. Sono cresciuti tutti gli aeroporti del nord, l'unico che ha perso passeggeri è Malpensa. Ci sono tutti i termini perché nelle prossime settimane il governo assuma una posizione per il rilancio che, dati alla mano ci permettano di risanare l'azienda, di far entrare partner privati e di scegliere collaborazioni operative internazionali che guardino verso l'Asia". Ovvero, le parole che hanno permesso di attaccare Roma anche da parte di Roberto Formigoni, governatore della Lombardia: "Scegliendo Fiumicino e non Malpensa il governo si prende la responsabilità di non curarsi di 30 milioni di imprese che qui sono presenti dicendo loro di arrangiarsi".

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