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E nella Campania di Bassolino per i rifiuti è sempre emergenza

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I 2500 abitanti della frazione Codola non condividono l'ordinanza sindacale che penalizza ulteriormente il territorio nel quale già sorgono una cava di pietre, un depuratore delle acque ed una centralina dell'energia elettrica. Ieri mattina ai cancelli d'ingresso dei sito, requisito lo scorso anno in base all'ex art.13 delle legge 22/97, si è registrata la protesta pacifica di alcuni abitanti del posto, attuata sotto lo sguardo dei poliziotti. Sulla individuazione del sito, avvenuta lo scorso anno, da parte dell'amministrazione comunale, sono stati presentati due esposti alla procura della Repubblica. Il sito, secondo il legale del comitato spontaneo dei residenti della frazione Codola di Nocera Inferiore, l'avv. Tonia Lanzetta, sarebbe stato individuato senza i previsti pareri dell'Arpac e dell'Asl. Nel piazzale dove per il momento sono stati fatti convogliare tre container, carichi di rifiuti, dovrebbero essere sversate in attesa del trasferimento al cdr di Battipaglia (Salerno) le tonnellate di immondizia che invadono le strade cittadine. Operai del comune stanno lavorando per mettere a punto le piazzole dove sversare l'immondizia. Nocera Inferiore fino a qualche giorno fa sversava i propri rifiuti nel sito di stoccaggio di località Vescovado che è giunto a saturazione. Nella cittadina dell'agro le scuole sono chiuse e dovrebbero riaprire non prima di mercoledì prossimo. E sulla questione, sempre ieri, è intervenuto il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli: «L'emergenza rifiuti si risolve se c'è la buona volontà da parte da tutti, dall'ultimo dei cittadini fino alla più grande delle istituzioni. È necessaria la solidarietà, anzitutto per dare una risposta immediata alla crisi: non si può passare per le strade e vedere ciò che stiamo vedendo in questi giorni. Poi serve una progettazione a lungo termine, in modo che ci sia una soluzione definitiva così come è avvenuto in altre parti d'Italia», ha detto. In attesa di costruire soluzioni definitive, però, occorre superare la crisi attuale, «e per far questo serve la solidarietà di tutti, anche delle Regioni e degli altri Stati».

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