I precedenti
Il premier e Papa Ratzinger si erano già incontrati - per un colloquio informale - lo scorso 25 maggio quando Prodi aveva ricevuto il Papa in partenza per la Polonia all'aeroporto di Ciampino. Ratzinger e Prodi si erano conosciuti quando Prodi era presidente della Commissione dell'Unione Europea ed era in ballo l'inserimento delle radici cristiane nella Costituzione europea. Prodi, a Ciampino, parlò con Ratzinger venti minuti in quanto l'aereo papale ritardò la partenza. Nel precedente mandato, Prodi incontrò in udienza Giovanni Paolo II nel 1996, era il 4 luglio. Un anno fa, era il 19 novembre 2005, era stato Silvio Berlusconi ad essere ricevuto in udienza privata ed ufficiale da Benedetto XVI. Il loro colloquio durò trentaquattro minuti, un minuto in meno di quanto è durato ieri quello con Prodi. Anche Berlusconi venne ricevuto nella biblioteca del Palazzo apostolico. Fu la terza udienza concessa a Berlusconi, che già entrò in Vaticano nel 2001 e nel 2003. Berlusconi salutò velocemente Ratzinger anche nell'aprile scorso, in occasione della messa di inizio pontificato. Le udienze pontificie sono state modificate con l'arrivo di Benedetto XVI al soglio di Pietro. Ratzinger, pochi mesi dopo l'elezione, decise di non concedere udienze a «semplici» ministri, sottosegretari o capi di partito, come invece faceva Giovanni Paolo II. Nell'appartamento apostolico, infatti, hanno avuto accesso soltanto capi di Stato e capi di Governo, in sostanza esclusivamente le più alte personalità istituzionali. Recentemente, era stato il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ad essere ricevuto in udienza dal Papa, nella residenza di Castelgandolfo. Si trattò di un'udienza privata nella quale i due parlarono del Medio Oriente e del dialogo tra Islam ed Europa.P. L. R.