di LAURA DELLA PASQUA SULLA Finanziaria si apre un altro fronte polemico.
Il leader di Forza Italia parla di «Governo irresponsabile»; il ministro dell'Economia replica: «non ci sono timori». E, intanto, dopo aver incassato la cancellazione della norma taglia-prefetture e questure, i sindacati delle forze dell'ordine rimangono in mobilitazione contro la manovra. A queste critiche si aggiungono quelle degli industriali di Assolombarda che incontrando Padoa Schioppa hanno fatto altolà a uno scambio «Tfr-cuneo fiscale» e ribadito l'insufficienza dei tagli alla spesa corrente e di risorse da destinare allo sviluppo. I tagli alla sicurezza vengono definiti da Berlusconi «l'esempio forse più pesante e più grave dell'irresponsabilità di questo Governo della sinistra». L'ex premier sottolinea che non solo «si prevedono minori stanziamenti per 3 miliardi di euro e si chiudono prefetture, questure, comandi provinciali dei Carabinieri, ma si elimina anche la specificità degli addetti alla sicurezza rispetto a quelli del pubblico impiego: vale a dire, quella che è stata una giusta conquista delle forze dell'ordine. I nostri agenti, che già tanti sacrifici sopportano, ne escono puniti e umiliati e i cittadini rischiano di essere sottoposti a pericoli maggiori». Secca la replica di Padoa Schioppa. «Non mi risulta - spiega - che ci siano pericoli per la tutela della sicurezza a causa della Finanziaria. L'Italia in proporzione ha le forze dell'ordine fra le più numerose. Non credo si debba temere nulla». Un emendamento approvato giovedì ha soppresso l'articolo 33 della Finanziaria che prevedeva la chiusura delle prefetture e delle questure nelle province con meno di 200.000 abitanti. Un atto che è stato accolto con sollievo dai sindacati delle forze dell'ordine, che tuttavia non si accontentano. Il Silp-Cgil ricorda che «il testo di legge Finanziaria in discussione prevede ancora un taglio consistente al personale delle forze di polizia, sottovalutando il ruolo che ha il fattore umano nelle attività di sicurezza». Esponenti della Consap hanno fatto volantinaggio davanti al Viminale ed alla questura di Roma, sottolineando la «drammatica situazione degli apparati di sicurezza in Italia» e «l'elemosina contrattuale del governo (appena 20 euro d'aumento pro capite), la cancellazione di ogni ipotesi di riordino delle carriere e il paventato intervento sulle pensioni». Il Coisp ha raccolto 100.000 firme per chiedere al Parlamento di reintrodurre nella Finanziaria i rimborsi delle cure sanitarie per malattie e infortuni causati dal servizio agli operatori delle forze dell'ordine. E a fare i conti in tasca agli agenti è anche il senatore Alfredo Mantovano (An), secondo cui «con la riduzione degli straordinari e l'aumento delle aliquote, la Finanziaria colpisce le forze di polizia con tagli di centinaia di euro al mese». Alta tensione per il governo anche nei rapporti con gli industriali del Nord. Gli industriali hanno insistito sui rischi che verrebbero dal prelievo del Tfr soprattutto per le piccole e medie imprese. Critiche anche ai mancati interventi strutturali sulla spesa corrente e sull'assenza di un programma di revisione dei processi della pubblica amministrazione. Assolombarda si attende, inoltre, più risorse da destinare alla ricerca e all'innovazione. Il presidente dell'associazione imprenditoriale lombarda, Diana Bracco è stata esplicita: «L'intervento sul cuneo fiscale - ha affermato - è positivo e importante per le imprese e non può essere messo in discussione. Per quanto riguarda l'intervento sul Tfr - ha invece spiegato - Assolombarda è contraria per questioni sia di merito che di metodo».