Il direttore della società

perplessità, invece, sull'idea di un'Auditel pubblica, che per di più sarebbe un unicum rispetto a tutti gli altri Paesi del mondo. È la posizione di Walter Pancini, direttore generale di Auditel, sul ddl Gentiloni che punta ad aumentare il controllo pubblico sulla società che misura gli ascolti, croce e delizia di tv e investitori pubblicitari. «L'impressione - spiega PancinI - è che si chieda, con una rigidità e una severità che francamente non ci sorprendono, un controllo rigoroso sulla nostra attività, come peraltro già previsto da una norma della legge Maccanico, che ha istituito l'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni». Se, invece, si parla di Auditel interamente pubblica, «non c'è un solo Paese al mondo in cui tutti i soggetti interessati, pubblicitari e tv, non siedano a un tavolo consortile di responsabilità e di controllo incrociato». E poi, si chiede Pancini, «quale copertura finanziaria avrebbe una società pubblica per la rilevazione degli ascolti?».