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BUTTIGLIONE: alleanza soltanto sui valori

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Ma ci sono anche tante altre cose che ci uniscono: i valori. Quei valori ribaditi dal Papa: Vita, Famiglia, Educazione. Ecco, questi valori costituiscono il nocciolo duro cui tutti i cattolici devono fare riferimento. Questi valori devono essere portati in Parlamento e alle Camere dobbiamo essere uniti. È nostro dovere condurre uniti le battaglie sui valori». È una coincidenza, secondo lei, che i Teodem escano allo scoperto proprio mentre Follini formalizza l'uscita dall'Udc? «Credo proprio di sì: una coincidenza. Credo che lui abbia poco a che spartire con i Teodem». Fermo restando che non è pensabile, al momento, un'uscita dell'Udc dalla Cdl, secondo lei su cosa è possibile trovare una convergenza con i cattolici della Margherita? È possibile trovare un'intesa tra i cattolici del centrodestra e quelli dell'Unione? «Certo. Ripeto: i cattolici possono anche stare in formazioni politiche differenti, in partiti diversi. Ma su una cosa non possono mai transigere: i valori. Su questi non solo si deve dialogare, ma si può e si deve scendere in campo uniti. Ci sono battaglie che vanno combattute in Parlamento tutti insieme. Cosa accadrà quando alle Camere si comincerà a discutere di famiglia, di libertà, di vita? Dovremo essere in grado di portare avanti insieme la forza dei valori, di farli trionfare. È una battaglia da combattere insieme, anche perché il governo Prodi non sembra aver orecchie per le istanze dei moderati». Com'è accaduto, ad esempio, in occasione del referendum sulla Legge 40. «Esattamente. La Legge 40 ha costituito un grande esempio di convergenza tra i cattolici di entrambi i Poli. Non esiste libertà senza solidarietà. Su questo noi dell'Udc, i Teodem, ma anche tutti gli altri cattolici, dobbiamo concordare. A partire dal dibattito sulla Finanziaria». Ecco, la Finanziaria... «Così com'è non va. L'esperienza del "Tavolo dei volenterosi" ha insegnato che dialogare è possibile. La Margherita aveva aderito, poi è stata costretta a ritirarsi. Io dico che dialogare è anche doveroso e tra cattolici si devono trovare dei punti di convergenza per difendere i veri poveri di questo Paese: le famiglie. Siamo favorevoli alla distribuzione del reddito. Ma di questo concetto non c'è traccia in Finanziaria. Si ruba ai ricchi per dare ai poveri? Allora destiniamo le risorse alle famiglie. Su queste battaglie costruiamo ponti tra i cattolici di qualsiasi schieramento politico».

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