Grande adesione alla protesta contro le modifiche alla riforma dell'ordinamento giudiziario
Lo sciopero rappresenta l'assaggio di una protesta che oggi salirà di livello con l'altro sciopero indetto dall'Organismo Unitario dell' Avvocatura in occasione della manifestazione nazionale organizzata a Roma dagli ordini professionali. L'Unione delle Camere Penali, guidata dal neo presidente Oreste Dominioni, esprime «grande soddisfazione per l'adesione totale alle battaglie ideali dell'avvocatura penale. Per difendere la parte relativa alla distinzione delle funzioni della riforma dell'ordinamento giudiziario e l'assetto culturale della professione forense». Per il vice presidente Beniamino Miliucci, «l'astensione non vuole essere la difesa degli interessi corporativi, ma la tutela dei diritti dei cittadini». Il malcontento dell'avvocatura riguarda «la linea che il Governo sta seguendo complessivamente in materia di giustizia, con l'allontanamento dai principi del giusto processo e con lo stop alla pur timida distinzione delle funzioni, prevista nel decreto Castelli». Il vice presidente dei penalisti ribadisce che «in questo periodo si è assistito ad un appiattimento totale del Governo verso le posizioni dell'Anm». Quanto alla legge Bersani, i penalisti rifiutano «una visione aziendalistica della professione di avvocato, che ne mortifica la funzione sociale mettendone a rischio l'autonomia e l'indipendenza ed evidenza il rischio di una pubblicità sfrenata, senza che vi sia una disciplina normativa delle singole specializzazioni». Nelle principali città italiane l'attività degli uffici giudiziari si è bloccata. A Roma sono saltate centinaia di udienze, tranne quelle con imputati detenuti. Anche in Cassazione «adesione totale, ad esclusione dei processi con imputati detenuti o di ravvicinata prescrizione». A Milano l'adesione ha toccato l'80%. Si sono svolte in genere anche le udienze di smistamento per le quali è prevista soltanto la fissazione della data in cui la causa entrerà nel vivo. Fra i processi di cui è già certo l'aggiornamento per l'agitazione degli avvocati, quello in programma oggi per Berlusconi, citato davanti alla seconda Corte d'Appello per la vicenda Sme nella quale in primo grado era stato assolto per uno degli episodi contestati, mentre per l'altro era stata dichiarata la prescrizione. A Palermo i giovani avvocati hanno aderito allo sciopero e costituito un coordinamento in seno al consiglio dell'ordine del capoluogo per far rispettare i propri diritti in merito alla Legge Bersani. Questa mattina si riuniranno nella piazza della Memoria, accanto al palazzo di giustizia, per un sit-in. Dal fronte politico, Giuseppe Consolo, avvocato e capogruppo di An in commissione Giustizia alla Camera, osserva che la massiccia adesione allo sciopero dimostra «quanto sia coesa la categoria nei confronti della legge che ha trasformato, peraltro attraverso il voto di fiducia, il decreto Bersani».