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«OGGI, con i presidenti delle Regioni, abbiamo discusso una serie di questioni che porremo giovedì al ...

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Lo ha affermato il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Vasco Errani, che ieri ha presieduto la riunione della Conferenza per discutere di Finanziaria, Patto di stabilità e riforme istituzionali in vista dell'incontro previsto per la giornata di domani con il premier in merito alla manovra 2007. «Si tratta in particolare - ha spiegato Vasco Errani - di tornare al tetto del 25% così da finanziare lo sviluppo sul territorio, della riduzione del taglio di 1,85 miliardi e dell'altro tetto del dieci per cento di riduzione della spesa per alcune funzioni». «Innanzitutto - ha chiarito Errani - poichè le Regioni vogliono partecipare allo sforzo per il rilancio dello sviluppo del paese, chiedono che si superi la riduzione, dal venticinque al venti per cento, delle entrate proprie per il finanziamento dei mutui, e chiedono, in sostanza, di tornare al venticinque per cento: questo ci consentirà di fare politiche concertate per il rilancio dell'economia e per lo sviluppo». «In secondo luogo - ha proseguito il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome - le Regioni chiedono una riduzione dei tagli, che al momento ammontano a un miliardo e ottocentocinquanta milioni. In finanziaria, poi, vi sono molti fondi che attengono a funzioni relative a competenze regionali. Chiediamo - ha proseguito - di attivare intese con le Regioni per realizzare una cooperazione indispensabile per il miglior governo della spesa pubblica». Come ha spiegato Errani, i presidenti chiedono che vengano superate norme ritenute «invasive e non efficaci» e che sono contenute in finanziaria. «Chiediamo lo stralcio di queste norme - ha spiegato Errani - compreso il tetto del dieci per cento di riduzione della spesa per alcune funzioni. Su queste richieste - ha concluso - vogliamo rilanciare la qualità del confronto con il Governo, anche in relazione all'obiettivo strategico di arrivare ad una ridefinizione di un assetto equilibrato a livello istituzionale che attenga sia il federalismo fiscale, sia la revisione del Titolo V della Costituzione, per andare oltre il conflitto e costruire quella cooperazione che dia qualità e sostanza alle relazioni tra Governo, Regioni ed Enti locali». Le Regioni metteranno a punto un documento sulla finanziaria nella prossima seduta della Conferenza, il diciannove ottobre, anche sulla base delle risposte che giovedì prossimo avranno dal Governo.

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