Le critiche
La Cdl attacca «È una elemosina»
«Vedremo se i sindaci si accontenteranno di una elemosina» commenta il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli. «Prodi e Padoa Schioppa mi pare che continuino ad essere arroganti, minacciando il prendere o lasciare. Non credo che i sindaci e i presidenti delle province possano far quadrare i loro bilanci con questa elemosina senza aumentare le tasse locali». Polemico anche il vice responsabile enti locali di Forza Italia e vice presidente dell'Anci, Osvaldo Napoli: «Il governo ha battuto un colpo, in modo confuso e contraddittorio, e ha finalmente deciso di aprire una concertazione con gli Enti locali che non c'era mai stata, come ha ammesso il presidente del Consiglio. Prodi ha smentito di fatto il suo ministro dell'Economia che aveva sempre sostenuto, fino a ieri, che la manovra era stata concordata ampiamente con comuni e province. Era una falsità e Padoa-Schiopppa lo ha dovuto ammettere». Napoli poi afferma che «i minori tagli per 600 milioni a comuni e province sono un passo avanti ma ampiamente insufficiente». «Si tratta -prosegue- pur sempre di un taglio massiccio nei trasferimenti agli enti locali per 1800 miliardi: la stessa cifra non era mai stata tagliata dai governo di centrodestra. Rimane più di un interrogativo. Il governo, per esempio, non ha ritenuto di spiegarci chi pagherà il conto. Da dove escono i 600 milioni per comuni e province, i 250 milioni ai piccoli comuni e i 266 milioni di eliminazione dal totale dei cofinanziamenti europei di minori tagli per i comuni»? «Ricordo al presidente Prodi e al ministro Padoa-Schioppa che il taglio rimanente di circa 1800 miliardi è di gran lunga superiore al taglio della Finanziaria 2006. L'impressione è che il ministro con il trattino continui nei giochi di illusionismo. Registriamo un fatto: ai comuni viene prelevato meno sangue di quanto si temeva. Ma questo non basta e non autorizza nessuno a cantare vittoria. Sarebbe come l'orbo che si dice felice in un paese di ciechi».