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Si allarga il tavolo bipartisan dei «volonterosi»

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L'iniziativa lanciata da Daniele capezzone, segretario di Rnp e presidente della commissione attività produttive della Camera insieme con Paolo Messa, curatore della rivista «Formiche» vicina al'Udc, partita in sordina sta raccogliendo nuove adesioni. Ieri si sono uniti al gruppo iniziale Renzo Lusetti e Antonio Polito per la Margherita, Gianni Alemanno e Adolfo Urso per An, Guido Crosetto e Carlo Vizzini per Fi e Stefano Pedica per l'Italia dei valori. Queste adesioni si aggiungono a quelle di Bondi, Follini, Scarabosio, Tabacci, Nucara e Del Bue per il centrodestra e Rossi e Pisicchio per il centrosinistra. L'iniziativa però ha già scatenato le prime opposizioni e proteste. «Diciamo no al tavolo dei volenterosi: piuttosto, occorre rispettare ed attuare pienamente il programma dell'Unione» afferma con foga il capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli. «Questo tavolo - ribadisce Bonelli - costituisce una vera e propria violazione della volontà degli elettori. Occorre sì migliorare la Finanziaria sui temi dell'ambiente, della sanità e dell'innovazione, ma avendo ben fermo come punto di riferimento assoluto il programma dell'Unione». Intanto Paolo Messa (curatore di «Formiche») e Daniele Capezzone dei Radicali hanno fissato per martedì prossimo il primo tavolo bipartisan per definire le modifiche alla legge Finanziaria. Luogo dell'appuntamento la sede istituzionale della Sala Poli nelle immediate vicinanze della Camera dei deputati. «Sarà la prima occasione per isolare alcuni punti fondamentali, e per cominciare a mettere a fuoco alcune proposte puntuali di cambiamento della legge finanziaria, nella direzione meno tasse, più riforme» affermano in una nota congiunta i due promotori. Capezzone incalza gli scettici: «Il governo non dovrebbe arroccarsi, chiudersi a riccio». Capezzone sostiene che Prodi dovrebbe «apprezzare la disponibilità di Berlusconi, che ha pronunciato in questi giorni parole positive, e quella del coordinatore di FI, Sandro Bondi, che con altri autorevolissimi esponenti della Cdl è stato tra i primi ad accettare (insieme a esponenti della maggioranza riformista come il Ds Nicola Rossi, ndr) di partecipare al tavolo bipartisan». Un omaggio ai vertici di Forza Italia, e alla linea da loro tracciata negli ultimi giorni, che non è certo passato inosservato nè nelle file della maggioranza (dove le componenti della sinistra radicale sono già insorte contro i primi segni di «inciucio») nè in quelle dell'opposizione. Questa iniziativa sottrae ai centristi le redini del dialogo con le voci ragionevoli dell'altro schieramento e allontana contemporaneamente il pericolo di ricorrere all'arma unidimensionale della piazza.

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