L'opposizione

«Si tratta di una manovra ideologica e piena di negatività che prevede meno sviluppo e meno solidarietà: questa Finanziaria scontenta tutti, gli enti locali in particolare, senza proporre alcun rilancio per il Paese. E se non c'è sviluppo, se non c'è benessere, non ci può essere solidarietà, e dunque le fasce più deboli vengono penalizzate due volte, anche per i tagli agli enti locali, costretti come giustamente sottolineano in modo pubblico diversi sindaci con la loro giusta protesta o ad aumentare le tasse o a diminuire i servizi», dice il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa. «Per di più, temendo il ricatto della sinistra massimalista, Prodi è stato costretto a cedere anche sul rifinanziamento delle missioni di pace nel mondo: un altro colpo - sottolinea l'esponente centrista - alla credibilità del Paese è stato sferrato dall'inconsistenza di una maggioranza che alla prova dei fatti è inesistente». Dello stesso tono le parole del deputato di Forza Italia Guido Crosetto, secondo cui a pagare saranno gli italiani, costretto ad acquistare nuove automobili. «Questa manovra - dice l'esponente azzurro - propone una seconda rottamazione, sostanzialmente fatta in modo ancora più violento di come era stata fatta la prima. Gonfierà il mercato del prossimo anno per un'azienda italiana, che riceve da questa Finanziaria tutti i benefici a scapito dell'intero sistema industriale. È una manovra che costringerà i cittadini a cambiare automobile. Il superbollo lo pagano i suv, ma anche le macchine vecchie. Si realizza così un forte incentivo a cambiarle per non pagare l'imposta». La bella forzista Mara Carfagna propone, dal canto suo, una grande manifestazione di piazza contro la manovra: «L'arroganza e il furore ideologico del centrosinistra prodiano hanno portato alla stesura di una Finanziaria improntata ad un aumento poderoso della tassazione. Sarebbe una finanziaria dannosa per l'Italia a cui il centrodestra deve opporsi con rigore secondo le aspettative non solo della metà del paese. Per questo, stiamo considerando l'opportunità di promuovere una grande manifestazione popolare contro la Finanziaria».