I siti sono fuori servizio o indisponibili
Tre siti, tutti e tre indisponibili. Unione.it, Primarie.it e Parla con l'Ulivo, sezione dedicata al dialogo con gli elettori di www.ulivo.it, sono muti. E la base non riesce più ad avere un sito diretto con i vertici politici. Difficile così apprendere le comunicazioni ufficiali dell'Ulivo per gli elettori che, a questo punto, si sentiranno un tantino spauriti. Nell'epoca delle comunicazioni, è possibile mandare un messaggio all'altro capo dal mondo essendo sicuri che il destinatario lo leggerà nel giro di un batter di ciglia. Non è però possibile parlare con l'Ulivo. Interne tace. E l'elettorato s'interroga. Su www.primarie.it c'è solo un link che invita a comperare spazi pubblicitari e un altro che suggerisce di mandare altrove messaggi. Facile da comprendere. Terminate le primarie, scelto Romano Prodi come cavallo - poi risultatosi vincente - nella corsa a Palazzo Chigi, il sito esiste, ma, onestamente, non ha più tanta ragione di esistere. Quei quattro milioni di fedelissimi che si sono recati nelle sezioni per votare il loro candidato premier si mettano pure l'anima in pace. Magari la piena funzionalità del sito verrà ripristinata alle prossime primarie. «Sito temporaneamente non disponibile». Questa, invece, è la laconica frase che informa che il sito dell'Unione (www.unione.it) non è agibile. La home page tace. Quella scritta campeggia su uno sfondo tutto bianco. A sinistra, quasi malinconico, lo stemma dell'Unione. Anche in questo caso, l'elettore, il militante, il simpatizzante o chi per lui dovrà rivolgersi altrove per sapere che aria tira nella propria formazione politica di riferimento. Letteralmente smantellato, invece, parla con l'Ulivo, la sezione di www.ulivo.it dedicata al dialogo tra esponenti politici ed elettori. Una volta era possibile inviare domande, consigli, opinioni ai vari Fassino, Violante, Melandri, Bersani, Treu, Lanzillotta. Ora non più. Tutto tace. Sul web il centrosinistra è muto.