Missioni all'estero
Sparisce il decreto legge con la relativa conversione, e viene data consistenza «strutturale» al fondo a cui le missioni attingono. Ce n'è abbastanza per allertare i parlamentari «pacifisiti» dell'Unione, che minacciano di non votare la manovra. Così il deputato Salvatore Cannavò (Prc), mentre i senatori Claudio Grassi, Fosco Giannini e Franco Turigliatto chiedono chiarezza. Ad alimentare più di un dubbio è l'articolo 188 della Manovra, dove si stabilisce che per le misisoni sia autorizzata per il 2007, per il 2008 e per il 2009 (prima l'autorizzazione valeva solo per il 2006) la spesa di 1 miliardo di euro all'anno, attraverso un apposito fondo presso il ministero dell'Economia. Fissato il tetto di 1 miliardo l'individuazione delle missioni finanziabili è lasciata ad una «determinazione del Consiglio dei Ministri» che potrebbe anche non essere un decreto. Il Parlamento, per giunta, potrebbe perdere il potere dato dalla conversione del decreto, ed avere la sola facoltà di esprimere «un atto di indirizzo», come una mozione o un ordine del giorno.