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di MARCO CASTORO CI SONO voluti mesi, ma alla fine il sindaco Veltroni può esultare: l'Italia ha scelto ...

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Veltroni era arrivato anche a minacciare il ritiro della candidatura perché non esistevano le condizioni per sostenere la Capitale in una partita già difficile di per sé. Mancava in sintesi l'appoggio del governo e soprattutto non era stato concesso il lasciapassare a Gianni Letta, figura carismatica e insostituibile nel ruolo di presidente del comitato organizzatore. Ma alla fine la convergenza richiesta da Veltroni è finalmente arrivata: il ministro Melandri ha annunciato la candidatura ufficiale di Roma e Letta sarà in prima fila. Tolta di mezzo Milano, tuttavia non si può dare per scontato che la città eterna accenderà il fuoco olimpico del 2016. Da superare ancora ci sono tanti ostacoli, in primis un progetto da perfezionare nel minimo dettaglio. Il Coni per il momento è più che pronto ad aiutare Roma, ma per strappare la vittoria finale bisogna essere più che credibili. Inoltre ci sono città europee come Madrid e Parigi, e metropoli di altri continenti che possono rovinare la festa, così come accadde per le Olimpiadi del 2004 vinte da Atene proprio su Roma, la Roma di Rutelli. E Veltroni non vuole prestare il fianco a una nuova sconfitta. Altro ostacolo da superare sarà il fatto che per il 2012, quattro anni prima, è stata prescelta la città di Londra, un'altra europea. E nella storia delle Olimpiadi ci sono pochissimi precedenti di due Giochi consecutivi disputati nello stesso continente. Ma torniamo all'attualità. Per il momento si sa soltanto che il governo è pronto a dare il suo appoggio a Roma. A tirare la volata alla Melandri sono stati il senatore Goffredo Bettini (ds, motore del modello Roma e presidente dell'Auditorium) e il deputato Gianni Alemanno (An, candidato a sindaco di Roma nell'ultima tornata elettorale). Bettini e Alemanno sono stati i primi firmatari di un documento bipartisan portato in Parlamento. Nel documento c'è anche la firma di Mario Pescante, che di Olimpiadi se ne intende. A scaldare l'ambiente ci ha pensato subito Veltroni dichiarando che il nuovo Palazzo dello Sport che dovrà sorgere a Tor Vergata avrà una capienza di 15 mila posti. E questo è lo spirito olimpico giusto.

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